Quake Champions

Sparatutto in prima persona vecchia scuola - Dopo quasi vent'anni dal leggendario Quake III Arena, Id Software ci catapulta nuovamente nelle spietate arene multplayer di Quake!

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In breve...

Sviluppato dai ragazzi di Id Software e basato attorno allo stesso concept del mitico Quake III Arena, Quake Champions è uno shooter free to play maledettamente arcade e “old-school”, che ripropone in chiave moderna un tipo di gameplay ormai quasi del tutto estinto.

Presentando ritmi forsennati e movement volutamente irrealistici, l’ultima incarnazione della gloriosa serie di Quake aggiunge al classico sapore retrò del gioco la presenza di alcuni elementi un po’ più moderni, primi fra tutti i Campioni che danno il nome al titolo, ossia personaggi dotati di proprie abilità uniche da utilizzare sul campo di battaglia.
Nonostante quest’ultima aggiunta alla struttura ludica, il feedback classico di Quake rimane quasi del tutto inalterato, per la gioia di tutti coloro che non chiedevano altro che un gameplay quanto più fedele possibile ai capostipiti della serie.

Presentandosi con un buon numero di modalità di gioco differenti, Quake Champions riesce a divertire a lungo senza stufare, nonostante persistano alcuni problemi correlati al matchmaking.

➔ Punti principali:

  • Gameplay vecchia scuola come negli anni '90
  • Meccaniche semplici da apprendere ma fortemente scalabili
  • Presenza di diversi campioni con abilità uniche
  • Svariate modalità di gioco differenti

Recensione completa

Appartenente ad un passato ormai (quasi) scomparso, quello di Quake è un nome che non può che risuonare furiosamente e con una certa carica d’affetto nelle menti dei videogiocatori più anzianotti, specialmente in quelle degli amanti degli sparatutto multiplayer.
Presentando una formula arrivata all’apice con il leggendario Quake III Arena, il titolo di Id Software fu in grado di riscrivere (anzi, di scrivere e basta) le regole di un intero genere, accatastando giocatori all’interno di una stessa mappa di gioco, con l’unico obiettivo di fraggare i propri avversari.

Ora i tempi sono decisamente cambiati, i LAN Party sono praticamente estinti e i gusti dei videogiocatori moderni si sono distanziati parecchio da quelli dei gamer di fine anni ’90.
Nonostante questi decisivi cambi di scenario, però, Bethesda ha coraggiosamente voluto provare a riproporre un gameplay che sembrava ancorato al passato, rimaneggiandolo in alcune sue parti per renderlo appetibile anche al pubblico odierno, ma comunque mantenendo inalterato il cuore pulsante da FPS arcade vecchia scuola.

Il risultato di tale operato è Quake Champions, un gioco a metà tra vecchio e nuovo, tra tradizione e innovazione; un titolo che cerca di reinventarsi senza tradire se stesso. Obiettivo centrato? Scopriamolo!

Dopo quasi due decenni, tornano le arene di Quake!

Non chiamatelo hero shooter!

Negli ultimi tempi, sotto l’ala protettrice di Bethesda, alcuni sparatutto storici sono tornati prepotentemente alla ribalta con versione moderne che, pur presentando un look estetico e diverse meccaniche adattate ai canoni odierni, non hanno tradito lo spirito originale dei primi capitoli dei franchise.
I casi di Doom e Wolfenstein sono emblematici in questo senso ma, nonostante le ottime premesse, l’annuncio di Quake Champions fu accolto tiepidamente, a causa di alcune caratteristiche che non convinsero del tutto i fan storici della saga.

Come forse avrete già capito, a far preoccupare la community furono proprio i “campioni” citati nel titolo stesso del gioco, che sulla carta rappresentavano un po’ il “tradimento” di quello spirito puramente arcade e basato unicamente su skill e riflessi su cui si basavano le partite multiplayer di Quake III Arena.
Seguendo il modello vincente dettato dall’Overwatch di Blizzard, infatti, i ragazzi di Id Software hanno pensato di svecchiare la formula classica di Quake addizionando al gioco la presenza di personaggi ben differenziati l’uno dall’altro, ognuno dei quali dotato di proprie e peculiari abilità uniche, sia passive sia attivabili dal giocatore.

Prima che lo chiediate, vi rispondiamo subito: si, nonostante le modifiche figlie dei tempi presenti, Quake Champions è un Quake a tutti gli effetti ed il feeling generale che si prova giocandolo restituisce alla perfezione le sensazioni di frenesia e di puro spirito arcade assimilabile a Quake III e a Quake Live.
Per ovvie ragioni, molte delle quali anche piuttosto sensate, Champions non è una riproposizione 1:1 del celebre antenato ma, lo diciamo fin da ora, gli appassionati possono dormire sogni tranquilli: Quake Champions è un Quake tanto quanto Quake III Arena.

I ritmi di gioco sono al cardiopalma

Welcome, noobs!

Nonostante quella fatta al termine del precedente paragrafo sia un’affermazione abbastanza importante, potrebbe non dirvi nulla se siete giocatori che, per un motivo o per l’altro, non hanno mai avuto modo di approcciarsi ad uno dei titoli classici della serie sviluppato da Id Software.

Avviato per la prima volta Quake Champions, il gioco non si farà troppi preamboli e vi spingerà direttamente ad avviare una partita in modalità allenamento, attraverso la quale avrete modo di familiarizzare con le meccaniche di gameplay mettendovi alla prova contro bot guidati dall’intelligenza artificiale.
La prima cosa che noterete sicuramente una volta in-game sarà il ritmo a dir poco sostenuto delle partite, ben superiore alla media degli sparatutto competitivi disponibili sul mercato.
Nonostante possa essere variabile in funzione del personaggio utilizzato, la velocità di movimento concessa al giocatore sarà sempre più che generosa e diventerà palese fin da subito come la coordinazione, i riflessi e la padronanza nell’utilizzo delle armi siano ben più importanti di un’eventuale (e molto poco consigliato) approccio strategico ai match.
Il modo stesso in cui sono state costruite le mappe fa di tutto per spingere i giocatori allo scontro ed è praticamente impossibile avere sempre e comunque il controllo tattico della situazione, dato che spesso gli ambienti saranno aperti da più lati.

Con l’esclusione di una tripletta di armi standard, selezionabili a piacimento prima di scendere in battaglia o durante il respawn, tutte le bocche da fuoco utilizzabili andranno reperite direttamente sul campo di battaglia (fatta eccezione per alcune modalità specifiche), così come munizioni, salute, armatura ed eventuali power-up.
Non esistono classi personalizzabili a priori all’interno di Quake Champions e, se volete avere qualche possibilità di successo, una delle prime cose che vi toccherà imparare sarà il punto di respawn dei vari oggetti raccoglibili, pena il dover affrontare i propri avversari con un importante svantaggio iniziale.
Come suggerisce ampiamente anche il gioco stesso, l’approccio migliore per ingaggiare un avversario è quello di farlo solamente dopo esserci equipaggiati a dovere, raccogliendo una buona arma, riempiendo gli indicatori relativi alla salute e all’armatura e, possibilmente, avendo l’abilità del nostro personaggio pronta per l’utilizzo (essa dovrà infatti ricaricarsi dopo ogni uso per poter essere attivata nuovamente).

In ogni caso, nonostante le buone intenzioni, tutti i giocatori alle prime armi dovrebbero tenere bene in mente che la curva d’apprendimento sarà piuttosto ripida e che potrebbero facilmente incappare in situazioni al limite del frustrante, se non approcciate con la giusta mentalità.
Nonostante i meccanismi del gioco siano quanto di più semplice esista all’interno del genere (sostanzialmente si prende la mira e si spara e poco più…), riproposto ai giorni odierni il gameplay di Quake appare estremamente diverso da una buona fetta di shooter esistenti, cosa che potrebbe spingervi ad un’umile gavetta prima di ingranare e portare a casa buoni risultati. Giocare contro i bot non è esattamente la cosa più entusiasmante del mondo ma la modalità Allenamento si rivelerà un’incredibile alleata se sfruttata intelligentemente; fatevi un favore e non sottovalutatela.

Le abilità dei personaggi influenzano solo in minima parte le partite

Scegli il tuo Campione!

Fortunatamente, la preoccupazione maggiore di molti giocatori, ossia quella deriva eccessivamente da hero shooter conseguente all’adozione di personaggi con diverse abilità proprie, si è rivelata un falso allarme, o perlomeno un rischio molto minore di quanto si sarebbe potuto pensare.
Complice il fatto che, a differenza del già citato Overwatch o di altri titoli similari, in Quake Champions raramente si coopera davvero con altri giocatori (anche nel caso di partite a squadre), l’importanza delle abilità è estremamente ridimensionata, dal momento che non svolge una funzione primaria nell’economia del gameplay. Certo, alcune abilità sono comunque in grado di fare la differenza se sfruttate nel momento giusto ma, nel complesso, il sistema adottato dagli sviluppatori ci è sembrato più che equilibrato e, a conti fatti, l’essenza classica di Quake ne esce snaturata solo in minima parte.

Per quanto riguarda l’offerta contenutistica, il numero di modalità proposte da Quake Champions ci ha soddisfatto solamente in parte. Dal punto di vista prettamente numeriche esse sono al momento sufficientemente numerose (8 in totale) e anche varie tra di loro, con gli sviluppatori che hanno evidentemente premuto sul pulsante del divertimento, con alcune varianti piuttosto spassose (come Rocket Arena, ossia un tripudio di razzi ed esplosioni) e altre originali (come quella chiamata Portale Vacuo). Il vero problema, semmai, è che non sempre si riesce a reperire un numero di giocatori sufficiente per riempire una lobby in tempi rapidi e, salvo le modalità più classiche, come l’intramontabile Deathmatch a Squadra, capita non di rado di attendere il completamente del matchmaking per svariati minuti.
Segnaliamo inoltre la presenza di un’apposita sezione dedicata alle partite classificate e la possibilità di invitare i propri amici in match dalle regole personalizzate.

Le atmosfere sono horrorifiche proprio come potreste immaginare

Spendi e spandi

Disponibile gratuitamente sottoforma di free to play, Quake Champions integra al suo interno diversi tipi di monetizzazione, molti dei quali ormai comuni all’interno di giochi di questo tipo.
Innanzitutto, partendo dalla cosa più importante in assoluto, i vari campioni che potremo impersonare non sono sbloccati fin da subito ma andranno resi disponibili acquistandoli con denaro reale (nel negozio in-game vi è un apposito bundle con tutti i personaggi al costo di circa 20€) o tramite una delle valute guadagnabili giocando, accumulabile portando a termine le sfide che il gioco ci proporrà.
A rotazione, poi, verranno periodicamente messi a disposizione alcuni specifici campioni che potranno essere utilizzato per un tempo limitato; cosa particolarmente utile per testare sul campo le abilità di un personaggio con cui non ci sentiamo sufficientemente sicuri per procedere all’acquisto.
Per il resto, invece, il gioco propone tutto l’armamentario acquistabile che potremmo immaginarci, tra loot box, tonnellate di oggetti estetici e l’ormai immancabile battle pass in stile Fortnite.

Dal punto di vista della qualità grafica, il gioco di Id Software si difende bene, nonostante non rappresenti di certo un qualche primato tecnico.
Per una produzione del genere la cosa fondamentale è ovviamente il frame rate, che deve obbligatoriamente mantenersi alto e soprattutto costante, pena un’esperienza di gioco non soddisfacente.
Per nostra fortuna il titolo pare ottimizzato più che bene e le incertezze tecniche che avevano caratterizzato alcune build preliminari del gioco sembrano esser state quasi del tutto corrette.

Anche il Doom Slayer è della partita!

Conclusioni

Quello che Quake Champions si prefiggeva era un compito di certo non facile e che rischiava di tramutarsi in un rovinoso buco nell’acqua.
Con la volontà di non voler tradire lo spirito originario della serie da un lato e la necessità di dover accomodare il titolo ad alcune logiche di mercato odierne, i ragazzi di Id Software hanno compiuto un piccolo miracolo, realizzando un gioco in perfetto equilibrio tra questi due opposti apparentemente inconciliabili.

Certo, Quake Champions appartiene comunque ad un sotto-genere ben definito e non è certamente un prodotto che può essere consigliato a tutti senza riserve.
Gli amanti degli arena shooter vecchia scuola, tuttavia, troveranno pane per i loro denti e, perché no, qualcuno potrebbe addirittura scoprire per la prima volta una tipologia di shooter multiplayer tanto frenetici quanto appaganti.

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Grafica: full 3D
PvP: match o duelli PvP tutti contro tutti
Influenza cash shop: medio
Exp rate: medio

Originalità
Paradossalmente, il punto di distacco maggiore tra Quake Champions e i suoi competitor è da ricercare nell'estrema classicità del suo gameplay, talmente arcade e vecchia scuola da rappresentare quasi un unicum nel panorama shooter free to play attuale.

Cosa Ci È Piaciuto..

Essenza classica di Quake inalterata

Abilità dei campioni non invasive

Buon numero di modalità

.. e cosa no

Stile di gioco non adatto a tutti

Tempi di matchmaking talvolta eccessivamente lunghi

Gestione delle microtransazioni un po' confusionaria


Divertimento
4.0 out of 5
Community
4.0 out of 5
Grafica
4.0 out of 5
7,5
Da Provare

Review summary

  1. Non chiamatelo hero shooter!
  2. Welcome, noobs!
  3. Scegli il tuo Campione!
  4. Spendi e spandi
  5. Conclusioni

Cosa ci è piaciuto..

Essenza classica di Quake inalterata
Abilità dei campioni non invasive
Buon numero di modalità

.. e cosa no

Stile di gioco non adatto a tutti
Tempi di matchmaking talvolta eccessivamente lunghi
Gestione delle microtransazioni un po' confusionaria
7,5
Grafica - 80 / 100
Divertimento - 80 / 100
Longevità - 80 / 100
Originalità - 80 / 100
Community - 80 / 100

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