Rainbow Six Siege: Gli utenti protestano contro la censura con centinaia di recensioni negative


Come vi avevamo riportato qualche giorno fa in una notizia dedicata, Ubisoft ha recentemente deciso di voler “esportare” il suo popolarissimo shooter competitivo online anche in territori asiatici, in modo che Rainbow Six Siege possa godere del ritorno economico dell’area cinese, ultimamente in forte crescita per quanto riguarda il mercato videoludico.

Nonostante possa sembrare una buona notizia, alcuni giocatori non hanno preso bene la cosa, dal momento che Ubisoft ha annunciato di avere in programma una vera e propria opera di censura ai danni del gioco, in modo che esso possa risultare idoneo alle restrittive legislazioni cinesi, da sempre molto severe nei confronti di qualsiasi opera che devii anche solo leggermente dall’ideologia dittatoriale vigente nel paese.
Purtroppo, fornendo come giustificazione il fatto di voler mantenere una sola build del gioco a livello globale, in modo da poter operare più facilmente sul gioco stesso, il publisher ha confermato che le censure verranno applicate a tutte le versioni del gioco attualmente disponibili, compresa quella occidentale che noi tutti possiamo avviare quotidianamente.

Considerata la situazione, è piuttosto naturale che molti utenti abbiano deciso di non accettare a testa bassa questa imposizione di Ubisoft e, di conseguenza, sono partite diverse “spedizioni punitive” volte a comunicare il proprio malcontento a Ubisoft, con centinaia e centinaia di recensioni negative che sono state pubblicate in una manciata di giorni sulla pagina Steam del prodotto.

Allo stato attuale, facendosi un giro sulla piattaforma Valve, è ancora piuttosto palese come gli animi non si siano tutt’ora calmati, con commenti più o meno educati che denunciano specificatamente di non aver gradito l’imminente censura.

Voi cosa ne pensate di tutta questa situazione? Ritenete legittimo che, per venire incontro alle esigenze della Cina, Ubisoft abbia ritoccato in negativo il gioco nella sua versione globale?
La maggior parte dei giocatori amareggiati per questa iniziativa è concorde nel sostenere che le censure andrebbero applicate a livello locale, permettendo così al gioco di venir rilasciato in territori asiatici preservando al contempo l’identità originale della produzione. Siete d’accordo con quest’ultima idea? Fateci sapere cosa ne pensate!

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