Asta ed Eloa verranno chiusi a breve

Ormai il mercato lo conosciamo.
L’obiettivo di ogni publisher al momento della pubblicazione di un nuovo titolo free to play è sicuramente quello di ottenere una penetrazione di mercato il più consistente possibile, in modo da avere una grande numero di giocatori che popolano i propri server.

Purtroppo, nonostante il modello free to play abbia decretato il mirabolante successo di molti titoli, salvandone allo stesso tempo molti altri “convertitisi” al gioco gratuito dopo essere nati come titoli buy to play o richiedenti abbonamento, non sempre le cose vanno nel verso giusto e talvolta nulla può salvare un gioco dal baratro del fallimento.

A dimostrazione di ciò, Webzen ha recentemente annunciato la chiusura definitiva di due titoli appartenenti al suo catalogo, i cui relativi server verranno definitivamente spenti a breve.

I due giochi in questione sono Asta: The War of Tears and Wind e Elite Lord of Alliance (Eloa), di quest’ultimo forse ricorderete il nostro articolo in proposito.

Il primo del duo, Asta, vedrà la propria spina staccarsi definitivamente il prossimo 4 ottobre, mentre “la morte” di Eloa è prevista per la metà dello stesso mese.

Quello che colpisce di più è che, nonostante in patria siano presenti ormai da diverso tempo, l’uscita occidentale dei due titoli è relativamente recente e la loro prematura cancellazione è sinonimo di un risultato commerciale davvero insoddisfacente.

Se siete giocatori di Asta e durante lo scorso mese avete speso del denaro all’interno del gioco, gli sviluppatori hanno comunicato che verrete rimborsati della somma spesa; gli utenti di Eloa, invece, verranno ripagati tramite Wcoin, valuta spendibile su qualsiasi titolo targato Webzen.

Per addolcire la pillola che porterà all’inevitabile fine dei due titoli, il team di sviluppo ha annunciato che, durante l’ultimo mese di vita dei giochi, tutti i giocatori potranno beneficiare di un boost consistente all’esperienza e ai gold guadagnati durante le partite.

Che dire? Nonostante ci siano molti titoli che hanno fatto la loro fortuna sul free to play, questa è la dimostrazione lampante che offrire gratuitamente il proprio titolo talvolta non basta per garantirli il successo. Speriamo per Webzen che le chiusure anticipate si fermino qui.