Giochi simili a Final Fantasy XIV: 8 alternative free e non solo
Final Fantasy XIV (FFXIV) ha conquistato un enorme successo nel panorama MMORPG grazie alla sua combinazione di storia epica, mondo curatissimo e quantità gigantesca di contenuti disponibili. A differenza di molti altri MMO, FFXIV riesce a bilanciare una trama avvincente e continuativa con tutte le attività tipiche del genere – dungeon, raid, attività open-world e altro – senza compromessi. Il risultato è un gioco che offre centinaia di ore di narrazione di alta qualità, con un eccellente doppiaggio e cutscene intense, il tutto accompagnato da un gameplay ricco e coinvolgente. Oltre alla componente narrativa, FFXIV brilla per il suo PvE impegnativo e cooperativo: i giocatori affrontano dungeon e boss dal forte impatto scenico, raid ad alta difficoltà (in modalità Savage e Ultimate) e prove (trials) che richiedono coordinazione di squadra. L’endgame cooperativo è dunque un pilastro, incoraggiando i giocatori a unire le forze per superare le sfide più ardue. Un’altra caratteristica distintiva è il sistema di classi flessibile: con il meccanismo dei Job, un singolo personaggio può apprendere tutte le classi e i ruoli del gioco cambiando arma, permettendo così di sperimentare ogni stile di gioco senza creare un nuovo avatar. Questa flessibilità delle classi e dei job è impressionante, con un vasto assortimento di ruoli iconici (dal Dragoon al Summoner) che offrono stili di gioco differenti e complementari. Infine, Square Enix garantisce un supporto continuo a FFXIV tramite patch regolari e grandi espansioni (l’ultima, Endwalker, ha concluso un primo arco narrativo, mentre una nuova espansione è in arrivo), mantenendo la community costantemente impegnata con nuovi contenuti, eventi e miglioramenti di qualità della vita.
Per i giocatori esperti di MMORPG che amano FFXIV per il suo focus narrativo, il PvE cooperativo e la profondità del suo gameplay, può essere interessante esplorare titoli alternativi che condividono alcune di queste caratteristiche. Di seguito proponiamo 8 giochi simili a FFXIV, suddivisi in due categorie: quattro MMORPG Free-to-Play (gratuiti) e quattro titoli Buy-to-Play o con abbonamento. Per ognuno vedremo il modello economico, lo studio di sviluppo, le caratteristiche salienti (narrazione, PvE/PvP, endgame, sistema di classi) e in che modo ciascun gioco rappresenta una valida alternativa a FFXIV, per somiglianze nelle meccaniche o per elementi complementari che possono arricchire l’esperienza di un appassionato del genere.
MMORPG Free-to-Play alternativi a FFXIV
Star Wars: The Old Republic (F2P con opzione subscription)
Sviluppo: BioWare Austin / Broadsword (LucasArts/EA) –
Modello: Free-to-play con abbonamento facoltativo (accesso gratuito alle storie e prime espansioni, abbonandosi si rimuovono limitazioni e si accede ai contenuti più recenti).
Caratteristiche: SWTOR è famoso per il suo fortissimo focus narrativo: offre una campagna storyline per ogni classe, completamente doppiata e ricca di scene cinematografiche in stile BioWare. È stato pubblicizzato sin dall’inizio come “la prossima evoluzione degli MMO: la storia”, mettendo la trama in primo piano nell’esperienza MMO. I giocatori sono protagonisti di saghe personali ambientate nell’universo di Star Wars, con scelte di dialogo che influenzano allineamento (Lato Chiaro/Oscuro) e svolgimento delle quest. Questo approccio single-player RPG dentro un MMO ricorda FFXIV nel dare importanza centrale alla storia principale. Sul fronte PvE, SWTOR offre Flashpoint (spedizioni istanziate da 4 giocatori) e Operazioni (raid da 8-16 giocatori) che rappresentano l’endgame cooperativo – analoghi ai dungeon e raid di FFXIV – inclusi livelli di difficoltà elevati per i gruppi più dedicati. Il combat system è tab-target tradizionale, con la trinità di ruoli ben presente: ogni classe avanzata può generalmente svolgere un ruolo di tank, healer o DPS (ad esempio il Jedi Consular può specializzarsi in Sage healer o Shadow tank, ecc.). Anche se non c’è la flessibilità di cambiare classe sullo stesso personaggio come in FFXIV, il gioco incentiva a creare più personaggi per vivere tutte le storie delle diverse classi.
Perché è un’alternativa valida: SWTOR è consigliato a chi cerca un’esperienza narrativa paragonabile a FFXIV. La sua storia cinematografica e immersiva – specialmente l’arco 1-50 di ogni classe, spesso considerato “il miglior storytelling che si possa trovare in un MMO” – catturerà i fan della trama di FFXIV. Inoltre, offre contenuti cooperativi (Operazioni) per quei giocatori che amano l’endgame PvE di gruppo. Va notato che SWTOR è un titolo del 2011 e tecnicamente meno moderno, e che dopo le storie delle classi la qualità narrativa delle espansioni è altalenante; resta comunque uno MMO story-driven unico nel suo genere, ideale per chi voglia sentirsi il protagonista eroico (o malvagio) di un’epopea nello spazio.
Guild Wars 2 (Base Free-to-Play + espansioni Buy-to-Play)
Sviluppo: ArenaNet –
Modello: Core game gratuito (free download con qualche limitazione), espansioni a pagamento senza canone (B2P); nessun abbonamento mensile.
Caratteristiche: Guild Wars 2 (GW2) è un MMORPG che innova molti elementi tradizionali dei theme park MMO. Innanzitutto non richiede alcun abbonamento e “abbandona molte convenzioni classiche del genere” – ad esempio non esiste il trinity rigido tank/ healer/ DPS per la maggior parte dei contenuti, né il classico endgame basato solo sul gear treadmill. Il combattimento è action-oriented con schivate attive, e il gioco incoraggia la mobilità e l’uso intelligente delle abilità. Il mondo di Tyria è vivo e dinamico: invece di quest testuali tradizionali, l’avanzamento avviene tramite eventi dinamici open-world, missioni cooperative spontanee e una Personal Story istanziata che dipende dalle scelte di razza e background iniziali. Esplorare le enormi mappe di GW2 è estremamente appagante, con ricompense legate alla completamento mappa e collezionabili nascosti. La componente narrativa si sviluppa attraverso la story personalizzata e soprattutto tramite le Living World seasons, capitoli di trama post-espansione che aggiornano continuamente il mondo di gioco con nuovi eventi e storyline. Pur non avendo una singola saga lineare longeva come FFXIV, negli anni GW2 ha accumulato una trama ricca di lore, suddivisa in stagioni ed espansioni (ad esempio l’arco di Mordremoth in Heart of Thorns o di Kralkatorrik in Path of Fire).
PvE e endgame: GW2 offre attività PvE diversificate: sprawling open-world meta events (boss mondiali e eventi su larga scala), Fractals (dungeon istanziati 5-player a difficoltà scalabile), Raid a 10 giocatori (introdotti dal 2015, con meccaniche impegnative simili a quelle di FFXIV anche se in numero inferiore), e Strike Missions (boss instance da 10 più accessibili). Inoltre il gioco eccelle nel PvP: Structured PvP 5v5 competitivo e soprattutto World vs World, una modalità RvR massiva dove tre server si scontrano per il controllo di mappe e forti – una dimensione PvP su scala mondiale assente in FFXIV. Il sistema di classi (chiamate Professioni) è meno flessibile di FFXIV poiché ogni personaggio è bloccato alla propria classe, ma ogni classe in GW2 può ricoprire più ruoli tramite build differenti e l’uso di Elite Specializations (ad esempio un Guerriero può passare dalla specializzazione Berserker DPS al Dragonhunter con abilità di supporto).
Perché è un’alternativa valida: GW2 è spesso citato tra i migliori MMO moderni insieme a FFXIV. Condivide con FFXIV l’attenzione per la trama e il mondo (sebbene presentati in modo diverso) e offre contenuti cooperativi di alto livello (eventi open-world e alcuni raid impegnativi). Non avendo canone mensile, rappresenta un’ottima scelta “parallela” a FFXIV: si può giocare senza pressione, magari durante le pause di patch di FFXIV. I punti di somiglianza includono una forte componente PvE e un supporto continuo con espansioni e Living World. D’altro canto, GW2 offre elementi complementari: un combat più action e libero, maggiore enfasi sull’esplorazione orizzontale (collezione di mount uniche, masteries) e un PvP di massa. In sintesi GW2 “fa le cose a modo suo”, eliminando abbonamenti, riducendo il grinding di livello/gear e puntando su eventi dinamici e progressione orizzontale, ed è proprio per questo uno degli MMO più popolari oggi. I giocatori di FFXIV in cerca di un vasto mondo da esplorare in libertà troveranno in Tyria un’esperienza fresca e appagante, pur ritrovando la familiarità di un MMORPG ricco di storie, boss fight cooperative e una community attiva.
Lost Ark (Free-to-Play)
Sviluppo: Smilegate RPG (pubblicato in occidente da Amazon Games) –
Modello: Free-to-play (shop cosmetici e servizi, nessun abbonamento).
Caratteristiche: Lost Ark è un MMORPG d’azione con visuale isometrica (stile ARPG alla Diablo) che unisce il gameplay hack’n’slash a un mondo online massivo. Lanciato in Corea nel 2019 e arrivato in occidente nel 2022, ha riscosso fin da subito enorme successo grazie a un alto livello di lucidatura e contenuti abbondanti. Pur non avendo il punto di forza nella trama come FFXIV, Lost Ark presenta comunque una campagna PvE che porta il giocatore attraverso una serie di continenti, con cutscene spettacolari, musiche epiche e momenti cinematografici che rendono la storia – sebbene piuttosto generica nelle premesse fantasy – godibile e ricca d’azione. Il vero fulcro del gioco è però il gameplay e l’endgame. Lost Ark offre un combat system action fluido e impattante, con una grande varietà di classi (22+ avanzate, molte delle quali decisamente originali, dalle mage bard support a letali assassini o artiglieri pesanti) ciascuna dotata di combo e abilità spettacolari. La progressione vede il giocatore sbloccare nuove abilità e poi customizzarle tramite il sistema Tripod, creando build personalizzate per il proprio stile di gioco. Arrivati al level cap (50/60) si apre un endgame cooperativo vastissimo e impegnativo: Dungeon Abisso e Raid Guardiani da 4-5 giocatori giornalieri, e soprattutto i Legion Raid da 8 giocatori, considerati tra i contenuti PvE più duri e complessi del genere MMORPG. Questi raid propongono scontri multi-fase con meccaniche elaborate e coordinazione simile (se non superiore) a quella richiesta dai raid Savage di FFXIV, offrendo un livello di sfida che appassionerà i raider più incalliti. Anche a livello estetico e di design dei boss, Lost Ark brilla con encounter unici sia dal punto di vista meccanico che visivo. Il lato PvP esiste (arena 3v3 competitiva con bilanciamento uguale per tutti), ma è secondario rispetto al PvE.
Perché è un’alternativa valida: per i giocatori di FFXIV amanti delle sfide PvE cooperative, Lost Ark rappresenta un’alternativa eccellente e complementare. Ritroveranno qui raid complessi e gratificanti, da affrontare magari in attesa di nuove tier su FFXIV, e un gameplay action frenetico che offre sensazioni diverse dal tab-target di FFXIV. Lost Ark mette “il gameplay al primo posto sopra ogni cosa” – con un grinding significativo per potenziare l’equipaggiamento – quindi è indicato a chi cerca un MMO in cui dedicarsi principalmente al combattimento e alla progressione del personaggio. Non è invece la scelta migliore per chi predilige la narrazione profonda: la storia è il punto debole del gioco (funzionale, ma non paragonabile alla saga di FFXIV). In compenso, la quantità di contenuti endgame e la qualità del combat rendono Lost Ark un ottimo “secondo MMO” per tenersi occupati con boss fight epiche e continue uscite di nuovi raid, approfittando del modello gratuito.
The Lord of the Rings Online (Free-to-Play)
Sviluppo: Standing Stone Games (originariamente Turbine) –
Modello: Free-to-play con contenuti ed espansioni sbloccabili; molte quest ed espansioni fino ai livelli medi resi gratuite nel 2022, ultime espansioni a pagamento singolo o incluse per abbonati VIP.
Caratteristiche: Uscito nel 2007, The Lord of the Rings Online (LOTRO) è un veterano degli MMORPG che immerge i giocatori nella Terra di Mezzo di Tolkien, offrendo forse l’esperienza narrativa più vicina a un romanzo interattivo che si possa trovare nel genere. La struttura portante è la serie di Epic Quest che seguono e ampliano la trama de Il Signore degli Anelli: il proprio personaggio percorre le stesse vicende della Guerra dell’Anello affiancando la Compagnia (seppur non alterando gli eventi canonici), per poi proseguire oltre la caduta di Sauron esplorando ulteriormente l’universo tolkieniano. Questo focus narrativo fortissimo fa di LOTRO un paradiso per gli amanti della lore e delle storie ben scritte: ogni regione è densa di quest story-driven, dialoghi e testi che ricalcano lo stile di Tolkien. Il gioco enfatizza un approccio PvE cooperativo ma tranquillo: il levelling è ricco di missioni e storyline, da gustare a ritmo lento.
PvE e endgame: LOTRO è incentrato sul PvE narrativo ed esplorativo. Non mancano però istanze di gruppo – Inni (dungeon a 3-6 giocatori) e Incursioni (raid tipicamente da 12) – che offrono sfide cooperative, sebbene il loro ruolo nell’endgame sia più limitato rispetto a titoli come FFXIV o WoW. L’endgame di LOTRO tradizionalmente propone alcuni raid difficili per guild dedicate, ma molti giocatori rimangono per l’espansione continua del mondo e delle storie. Sul fronte classi, LOTRO adotta classi fisse (Champions, Hunter, Minstrel, Guardian, ecc.), ciascuna con specializzazioni multiple tramite alberi di trait che consentono di ricoprire ruoli differenti (ad esempio il Capitano può specializzarsi come support curativo o come DPS). Non c’è la versatilità “tutto in uno” di FFXIV, ma i personaggi possono adattarsi entro certi limiti cambiando trait build.
Supporto continuo: incredibilmente, dopo 16 anni LOTRO riceve ancora aggiornamenti regolari – nuove mini-espansioni come Before the Shadow (2022) e una prossima espansione maggiore (Umbar, annunciata per il 2024) – segno di una community fedele. Importante, nel 2022 Standing Stone ha attuato una grande operazione di apertura: “tutte le quest, regioni, istanze ed espansioni dall’uscita originale fino a Helm’s Deep (2013) diventano gratuite per tutti”, permettendo a chiunque di giocare senza spese tutta la storyline principale fino al livello ~95. Ciò include anche classi inizialmente premium come Beorning e High Elf ora gratuite.
Perché è un’alternativa valida: LOTRO è il suggerimento ideale per il giocatore di FFXIV che ama soprattutto la narrazione e l’immersività del mondo di gioco. Proprio come Hydaelyn/Eorzea affascina in FFXIV, la Terra di Mezzo in LOTRO cattura con il suo ricchissimo lore e un’atmosfera unica, supportata da colonne sonore superbe. La filosofia di gioco è più “old-school casual” – niente frenesia di DPS meter o corse all’equip endgame – il che può risultare rinfrescante come attività parallela a FFXIV. Si possono vivere avventure epiche da solista o in piccolo gruppo, godendo del viaggio più che della meta. Pur avendo meccaniche datate e un combat più statico, LOTRO offre dimensioni che FFXIV tocca meno: ad esempio un mondo aperto vastissimo da esplorare a cavallo, sistemi di housing e craft profondi, e persino uno speciale PvP asimmetrico (Monster Play) dove si può giocare come servitore di Sauron. In definitiva, se FFXIV vi ha fatto innamorare della story driven MMORPG, LOTRO vi permetterà di vivere un’altra grande saga – quella del Signore degli Anelli – in prima persona, gratuitamente per un’enorme porzione di contenuti. È un titolo maturo che mostra i suoi anni in gameplay, ma resta imbattibile per profondità narrativa e fedeltà al source material.
MMORPG Buy-to-Play o con canone (abbonamento)
World of Warcraft (Subscription)
Sviluppo: Blizzard Entertainment –
Modello: Subscription-based (richiede l’acquisto del gioco base/ultime espansioni + abbonamento mensile).
Caratteristiche: World of Warcraft (WoW) non ha bisogno di presentazioni – è il MMORPG che ha definito il genere e, a quasi 20 anni dal lancio, rimane uno dei titoli di punta con milioni di giocatori. Pur avendo un’impostazione e una filosofia diversa da FFXIV sotto molti aspetti, WoW rappresenta una valida alternativa per chi cerca contenuti PvE di alto livello e un mondo fantasy vasto. La struttura narrativa di WoW è più frammentata: ogni espansione introduce una trama autonoma nell’ambito dell’universo Warcraft (es. la guerra contro il Lich King, l’ascesa di Deathwing, la scoperta di nuove terre come le Dragon Isles, ecc.). La storia è raccontata attraverso quest (in gran parte testuali, con cutscene occasionali) e si sviluppa nel corso di patch e libri esterni, risultando meno coesa e focalizzata rispetto alla main story di FFXIV. Tuttavia, WoW offre un lore vastissimo e decenni di storyline per chi ama l’ambientazione high-fantasy classica. Il punto in cui WoW eccelle davvero è il PvE competitivo e vario: ogni patch porta nuove spedizioni (dungeon) e soprattutto Incursioni (raid) a 10-30 giocatori, famosi per le meccaniche creative e il livello di sfida in modalità Mitica. I raid di WoW sono tra i più complessi in assoluto e costituiscono il fulcro dell’endgame, analogamente ai raid Savage/Ultimate di FFXIV. Inoltre, WoW ha inventato e perfezionato la formula dei “Mythic+”, dungeon a difficoltà scalabile con timer, che offrono contenuto ripetibile all’infinito e competitivo (aspetto assente in FFXIV). Non solo PvE: WoW presenta un robusto PvP istanziato con Arena 2v2/3v3 e Campi di battaglia 10v10 (cattura bandiera, domini, ecc.), oltre a una modalità world PvP opzionale. Il combat è tab-target come FFXIV ma tende ad essere più rapido nei tempi globali e più orientato al burst damage. Riguardo alle classi, WoW ne ha 13 attualmente, ciascuna con 2-4 specializzazioni: ciò significa che molte classi possono scegliere ruoli differenti (es. il Druido può essere tank, healer, melee o ranged DPS a seconda della spec). Non è possibile cambiare classe su un personaggio come in FFXIV, ma ogni classe può cambiare specializzazione liberamente quando fuori combattimento.
Supporto continuo: Blizzard pubblica espansioni (~ogni 2 anni) e aggiornamenti regolari; l’ultima espansione Dragonflight (2022) ha introdotto novità e un approccio più attento al feedback della community.
Perché è un’alternativa valida: FFXIV e WoW vengono spesso confrontati come i due giganti del genere. Chi proviene da FFXIV troverà in WoW un titolo con production value altissimi e un focus sul gameplay forse ancor maggiore che sulla storia. WoW offre “raid e dungeon magistrali” – i giocatori che amano le sfide endgame troveranno pane per i loro denti – e una scena PvP per provare qualcosa di diverso (dato che FFXIV ha un PvP limitato). In comune con FFXIV ha la formula theme park theme con tanti contenuti differenti (quest, crafting, achievement, collezionabili, ecc.), una community vasta e organizzata, e il fatto di essere costantemente aggiornato e supportato dagli sviluppatori. In termini di differenze complementari: WoW ha un approccio meno narrativo (il giocatore è un avventuriero, non il protagonista predestinato come il Guerriero della Luce) e lascia più libertà di grind e attività collaterali (es. collezionare mount, reputazioni, transmogrification per le armature) dove FFXIV è più guidato. Per un “esperto di MMORPG”, provare WoW almeno una volta è quasi d’obbligo – è il riferimento storico del genere, e ancora oggi “rientra nella lista degli MMO fantasy che valgono la pena, con ESO, FFXIV, GW2, RuneScape e BDO”. In breve: WoW è consigliato se cercate moltissimi contenuti, un endgame sia PvE che PvP ricco, e un gameplay collaudato; meno indicato se la vostra priorità assoluta è una storia profonda (anche se le ultime espansioni hanno migliorato la narrativa, non raggiunge i livelli di FFXIV).
The Elder Scrolls Online (Buy-to-Play + optional sub)
Sviluppo: ZeniMax Online Studios –
Modello: Buy-to-play (acquisto iniziale del gioco base e capitoli, spesso scontati) con abbonamento facoltativo (ESO Plus offre DLC e bonus, ma non è obbligatorio).
Caratteristiche: ESO porta l’amato universo di The Elder Scrolls (TES) nel genere MMO, permettendo ai giocatori di esplorare gran parte di Tamriel in compagnia di altri avventurieri. La caratteristica che distingue immediatamente ESO è il suo approccio “RPG classico” alla narrazione e al mondo: “pochissimi mondi di gioco sono immersivi come Tamriel, portata in vita da quest completamente doppiate, una colonna sonora splendida, regioni diversificate e ottima scrittura”. Giocando a ESO spesso si ha la sensazione di essere in un TES single-player cooperativo: ogni NPC ha dialoghi parlati, ci sono innumerevoli libri di lore da leggere, decisioni nelle quest e una forte enfasi sul lore. Il gioco è strutturato in capitoli/espansioni (Morrowind, Summerset, Elsweyr, etc.) ognuno con la propria trama principale, più DLC e storyline regionali, ma grazie al sistema One Tamriel il contenuto viene scalato al livello del giocatore, consentendo di affrontare le zone in qualunque ordine. Ne risulta un’esperienza sandbox PvE in cui “ESO è da gustare lentamente, come un GDR tradizionale”, esplorando e facendo quest al proprio ritmo. In termini di gameplay, il combattimento è action (si mira manualmente, si schiva e blocca in tempo reale) – un ibrido tra MMO e stile TES – con gestione delle risorse Magicka/Stamina e un skill bar limitato a 5 abilità + ultimate, che richiede di costruire build specifiche. Il sistema di classi comprende 7 classi base (Dragonknight, Sorcerer, Nightblade, Templar, Necromancer, Warden, Arcanist) ma è molto flessibile: qualunque classe può, con la giusta build, svolgere ruoli di tank, healer o DPS. Ciò è possibile grazie all’ampio sistema di abilità: oltre alle skill di classe, esistono linee di abilità per armi (un Mago può equipaggiare un bastone per curare, un Guerriero usare arco per DPS, ecc.), gilde (Mages Guild, Fighters Guild con abilità utili), vampirismo/licantropia, crafting ecc. Si può personalizzare profondamente il personaggio e adattare lo stile di gioco senza dover creare alt per forza (anche se la classe scelta influisce su alcune abilità uniche).
PvE e PvP: ESO offre molti contenuti PvE di gruppo: ci sono numerosi dungeon a 4 giocatori, ciascuno con modalità Veterana difficile; Prove (Trials) a 12 giocatori equivalenti ai raid, con meccaniche impegnative e punteggi per il time-trial; world boss e eventi come le Ancore Oscure da affrontare in zone aperte. L’endgame PvE ruota attorno alle Trials veterane e hard mode per gilde organizzate, e al perfezionamento delle build (set di equipaggiamenti con bonus, ottenibili in dungeon/prove o tramite craft). Parallelamente, ESO ha una forte componente PvP: la guerra di Alleanze in Cyrodiil vede centinaia di giocatori scontrarsi in un enorme mappa open-world per conquistare castelli (persistente, 24/7), e c’è anche il PvP istanziato nei Battleground 4v4v4. Questo offre ai giocatori qualcosa che FFXIV (principalmente PvE) non approfondisce troppo.
Perché è un’alternativa valida: ESO è spesso consigliato insieme a FFXIV come MMO story-driven di qualità. Con FFXIV condivide la cura per la narrativa (sebbene ESO sia più episodico/regione mentre FFXIV è lineare) e il fatto di avere continui aggiornamenti e nuove espansioni annuali. Un giocatore di FFXIV apprezzerà in ESO la possibilità di perdersi nell’esplorazione di un mondo enorme, con quest secondarie intriganti e la libertà di vagare ovunque sin da subito (livellare è molto libero). Sul fronte cooperativo, i dungeon e trial di ESO presentano sfide simili ai dungeon e trials di FFXIV, sebbene con meccaniche e feeling di combat differenti. Anche qui vige la trinità e la coordinazione di gruppo conta, specie nei contenuti vet/hard mode. In termini di differenze, ESO offre un sistema di combattimento action e un open world condiviso (puoi incontrare altri giocatori ovunque e aiutarsi senza gruppo, grazie al level scaling), oltre a un PvP massivo assente in FFXIV. Molti considerano ESO quasi un “single-player online”: perfetto quindi per chi ama fare quest in solitaria e leggere/raccogliere lore, con la possibilità di fare attività in gruppo quando vuole. Se ad esempio apprezzate in FFXIV le quest secondarie narrative o le storie delle zone, in ESO troverete un intero MMO costruito attorno a quell’esperienza Elder Scrolls. Da un punto di vista tecnico, ESO non raggiunge la raffinatezza grafica di FFXIV (il motore è del 2014, migliorato ma con animazioni a volte legnose), tuttavia compensa con un’ambientazione ricca di atmosfera e la familiarità di Tamriel. In conclusione, ESO è un’alternativa eccellente per gli amanti del PvE narrativo e dell’esplorazione libera: “pochi universi fantasy offrono l’immersione di ESO, con quest completamente doppiate e grande qualità di scrittura”, il che lo rende un complemento ideale all’esperienza di FFXIV.
Black Desert Online (Buy-to-Play)
Sviluppo: Pearl Abyss –
Modello: Buy-to-play (acquisto iniziale low cost, spesso sotto 10€ o promosso free); cash shop per cosmetici e boost (pay-for-convenience).
Caratteristiche: Black Desert Online (BDO) è un MMORPG sandbox coreano noto per il suo comparto tecnico e di gameplay d’eccezione. È considerato “uno degli MMO visivamente più sbalorditivi”: vanta un mondo aperto vasto, variegato e graficamente stupendo, animazioni fluide e combattimenti spettacolari con effetti pirotecnici. Il fulcro di BDO è proprio il combat action: niente target lock, combo di mouse e tastiera per concatenare attacchi, schivate e i-frame a volontà – un sistema definito “un playground di invincibility frame e cancellazioni d’animazione” dalla critica. Con ben 25+ classi giocabili (ognuna gender-locked e con due forme Awakening/Succession che ne cambiano lo stile), BDO offre una quantità enorme di playstyle da provare e padroneggiare. La progressione non è lineare tramite quest storyline (che sono presenti ma trascurabili); invece, BDO abbraccia il grind libero: si sale di livello e si farma equipaggiamento uccidendo grandi quantità di mob in spot open-world, migliorando gradualmente il gear tramite un sistema di enhancement RNG. Non esistono veri dungeon istanziati (salvo qualche aggiunta minore in patch recenti) né raid tradizionali: i contenuti PvE di gruppo si limitano a world boss che spawnano periodicamente e poche attività co-op. Questo perché BDO non è concepito come un theme park PvE, ma come un sandbox dove il giocatore definisce i propri obiettivi. Ci sono numerosissimi life skill (mestieri) come pesca, commercio, agricoltura, caccia, alchimia, cucina, addestramento di cavalli... interconnessi in un’economia player-driven. I giocatori possono investire nel creare una rete di operai NPC, fondare un impero di produzione e commercio, oppure dedicarsi al PvP aperto. Già, perché BDO incoraggia il PvP competitivo: dopo un certo livello, nelle zone open-world è possibile scontrarsi liberamente (con penalità per chi gankera indiscriminatamente). L’endgame “classico” di BDO ruota attorno alle Node Wars e Siege – guerre programmate in cui le gilde si battono per il controllo di territori – e agli assedi su larga scala (100+ giocatori per lato). Vincere dà accesso a imposte e risorse, in una sorta di meta-gioco politico/economico.
Perché è un’alternativa valida: BDO è molto diverso da FFXIV in termini di focus (sandbox vs theme park), ma può attirare un giocatore esperto che cerchi un’esperienza complementare. Chi ama FFXIV per la storia probabilmente non troverà in BDO una narrativa paragonabile – la “storia principale è a malapena presente, un pretesto tradotto così così… l’ho completata due volte e non saprei nemmeno dire cosa ho fatto” ammette PCGamer. Tuttavia, BDO offre ciò che FFXIV quasi non contempla: libertà totale e agency. È un gioco dove puoi dedicare le tue sessioni a obiettivi personali come migliorare un mestiere, esplorare e scoprire nuove aree (il mondo è enorme e in espansione costante), oppure semplicemente combattere ondate di nemici provando combo sempre più efficaci. La mancanza di un endgame PvE istanziato “guidato” viene compensata dalla possibilità di “scegliere la propria avventura” in un vero sandbox. Per un fan di FFXIV, BDO può rappresentare il MMO parallelo da approcciare in modo diverso: quando si ha voglia di combattere con un combat action frenetico o di immergersi in un mondo vivendo di trade e craft invece che di quest, BDO è l’opzione perfetta. Inoltre, tecnicamente impressiona: chi apprezza la grafica di FFXIV troverà in BDO uno dei giochi MMO più belli sul mercato, con un dettaglio e una fluidità delle animazioni notevoli. Anche il character creator di BDO è famosissimo per la sua potenza (si possono creare avatar di ogni tipo nei minimi dettagli). In sintesi, Black Desert è consigliato come alternativa soprattutto se vi attira l’idea di un MMO “open-world sandbox” dove non ci sono stringhe narrative da seguire né ruoli prestabiliti, ma tanta azione e possibilità di fare ciò che volete. Vale la pena provarlo almeno per sperimentare il suo combattimento unico e la sensazione di vivere in un mondo persistente dove puntare a diventare il più ricco mercante o il più abile guerriero dipende solo da voi. Se invece per voi l’MMO deve avere una trama coinvolgente e obiettivi PvE strutturati, BDO potrebbe risultare dispersivo o “senza anima” – come sempre, dipende dai gusti personali nell’ampio spettro degli MMORPG.
New World (Buy-to-Play)
Sviluppo: Amazon Games Orange County –
Modello: Buy-to-play (acquisto singolo del gioco, senza canone).
Caratteristiche: New World è un MMORPG uscito nel 2021 che offre un’ambientazione insolita per il genere: un mondo ispirato all’America coloniale del ‘600, con isola soprannaturale isolata (Aeternum) dove magia e mostri coesistono con archibugi e asce da guerra. Al lancio ha avuto recensioni miste, ma numerosi aggiornamenti ne hanno migliorato gli aspetti carenti, e oggi New World gode di una community più soddisfatta e attiva. Il punto di forza di New World è il suo sistema di progressione classless e il combattimento action. Non esistono classi fisse: “New World presenta un sistema senza classi. Le abilità che apprendi dipendono dalle armi che impugni, e puoi cambiarle e livellarle a piacimento”. Si possono equipaggiare due armi in qualunque combinazione (es. spada e arco, oppure staffa magica e muschetto) e passare dall’una all’altra in combattimento, sbloccando differenti set di abilità. In pratica, il ruolo del personaggio è determinato dal loadout: ad esempio armatura pesante + spada/scudo + ascia rendono un tank bruiser, mentre armatura leggera + bastone vitale fanno da healer, ecc. Questo permette una flessibilità vicina al multi-job di FFXIV, sebbene più limitata (è necessario preparare set di equipaggiamento diversi per cambiare ruolo). Il combat è action in terza persona, con mira manuale, schivate, blocchi e un feeling quasi da action RPG console. New World all’inizio era molto focalizzato sul PvP territoriale: i giocatori si uniscono a 3 fazioni e combattono per il controllo degli insediamenti, con assedi 50v50 (War) programmati e schermaglie open-world. Col tempo, gli sviluppatori hanno arricchito anche il lato PvE: ora il gioco include Spedizioni (dungeon 5-player) con boss meccanici, e persino un raid a 20 giocatori (contro un gigantesco Verme delle Sabbie) introdotto in una patch recente. Rimane comunque un titolo a metà strada tra theme park e sandbox: c’è un mondo da esplorare liberamente, crafting molto importante (si può teoricamente ottenere equip top interamente craftando), e attività come housing dei giocatori nelle città.
Perché è un’alternativa valida: New World può interessare ai giocatori di FFXIV che vogliono provare un MMO moderno e graficamente avanzato (il motore Amazon Lumberyard offre una grafica realistica e un’ottima resa delle ambientazioni naturali). In comune con FFXIV ha la presenza sia di PvE cooperativo (spedizioni, world boss) sia di un lore sovrannaturale (la storia, presentata tramite missioni e note sparse, ruota attorno all’isola maledetta e a figure storiche intrappolatevi). Tuttavia, New World si distingue per la sua enfasi sul PvP di fazione e sul gameplay survival/conquista: elementi che possono risultare complementari per chi su FFXIV non ha queste esperienze. Ad esempio, la sensazione di partecipare a un assedio di fortezza con decine di giocatori, o di pattugliare una zona contesa sapendo che altri player possono attaccarvi, è qualcosa che FFXIV non offre e che New World rende possibile (se attivate la modalità PvP). Anche la progressione “aperta” può piacere a chi ama il multiclasse: qui non ci sono alt, il tuo personaggio può padroneggiare tutte le armi e reinventarsi in ruoli diversi cambiando build. New World ha ancora aspetti da maturare (contenuti endgame limitati rispetto a MMO più longevi, e una struttura narrativa debole), però Amazon sta dimostrando impegno con patch frequenti e un’espansione annunciata. In definitiva, se cercate un MMO senza abbonamento da giocare a piacimento, con un combat action diverso dal solito e un mix di PvE e PvP, New World merita attenzione. Alcuni giocatori scherzano sul fatto che vada provato “se odi te stesso” a causa dei suoi periodi difficili post-lancio, ma oggi Aeternum è in condizioni molto migliori e potrebbe sorprendervi con le sue foreste spettrali e battaglie di massa. Consigliato come side-MMO per sperimentare una formula nuova, tenendo aspettative moderate sulla profondità della trama e preparandosi a un po’ di sano grinding in stile sandbox.
Conclusioni
Ciascuno di questi MMORPG offre un’esperienza che per certi versi risuona con le qualità apprezzate in FFXIV – sia esso l’accento sulla trama, la cooperazione nel PvE, la flessibilità del gameplay o il supporto costante degli sviluppatori – aggiungendo al contempo le proprie sfumature uniche. Che siate in cerca di un altro mondo ricco di storie avvincenti, di nuove sfide raidistiche da affrontare con gli amici, o semplicemente di un MMO parallelo da alternare a Eorzea, queste 8 alternative coprono uno spettro ampio di esperienze free e non.
Buon avventura nella vostra prossima destinazione MMO!
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