FPS Online 2025: I Migliori FPS Online Free to Play (e non)
Il 2025 conferma e accelera molte tendenze chiave nel genere degli first-person shooter (FPS) online. Anzitutto, il modello free-to-play (F2P) domina il mercato competitivo: sempre più sparatutto online escono gratuitamente per attirare grandi bacini di utenza, monetizzando poi con pass stagionali e oggetti cosmetici. Ciò ha abbassato le barriere d’ingresso ai nuovi titoli, facendo esplodere i numeri di giocatori al lancio – ad esempio FragPunk, un nuovo hero shooter F2P uscito a marzo 2025, ha toccato oltre 113.000 giocatori simultanei su Steam nei primi giorni. Tuttavia, la saturazione del mercato F2P rende la competizione durissima: non basta più lanciare un gioco gratuito perché abbia successo sul lungo termine. Solo i titoli meglio supportati e ottimizzati riescono a trattenere la community, mentre molti altri faticano o chiudono prematuramente. Ubisoft ad esempio ha chiuso XDefiant nel giugno 2025 dopo meno di un anno di attività, nonostante i buoni test beta iniziali. Allo stesso modo, Splitgate 2 – sequel di un popolare arena shooter – è stato lanciato in accesso anticipato nel 2025 ma ritirato poco dopo a causa del feedback negativo, tornando in fase beta con rilancio rinviato al 2026. Questi casi evidenziano come il modello F2P amplifichi sì il boom iniziale, ma richieda un supporto costante e qualità eccellente per evitare l’emorragia di utenti.
Un altro trend evidente è l’ibridazione tra PvE e PvP. Molti FPS del 2025 fondono elementi cooperativi e competitivi, creando esperienze PvPvE. Il sottogenere degli extraction shooter è emblematico: titoli come Marathon (Bungie) e ARC Raiders (Embark) puntano su missioni in mappe aperte dove squadre di giocatori competono tra loro e contro nemici controllati dall’IA in ambienti persistenti e pericolosi. Questo mix offre profondità e varietà, strizzando l’occhio sia agli amanti del co-op PvE (gestione risorse, progressione del personaggio) sia a chi cerca l’adrenalina del PvP puro. Anche i franchise tradizionali si adeguano: Battlefield 6 (in arrivo a fine anno) dovrebbe reintrodurre una modalità battle royale accanto alle classiche modalità competitive, con mappe ibride e eventi ambientali. Allo stesso tempo, giochi focalizzati sul PvE cooperativo puro continuano a uscire (es. Killing Floor 3 con il suo horde mode), ma spesso integrano classifiche o sfide a punteggio per aggiungere una componente competitiva indiretta.
Per quanto riguarda gli hero shooter, il 2025 segna una fase di assestamento. Dopo l’exploit di fine anni 2010, il genere dei team shooter basati su eroi con abilità uniche ha perso un po’ di slancio mainstream, ma resta ben presente. Overwatch 2 – passato al F2P – mantiene uno zoccolo duro di giocatori grazie a continui ribilanciamenti e nuovi eroi, sebbene la cancellazione della modalità PvE prevista abbia inizialmente scatenato pesanti critiche dalla community. D’altro canto Valorant di Riot Games domina la scena competitiva tattica, dimostrando che un hero shooter incentrato sull’abilità può consolidarsi sul lungo termine (vanta circa 25 milioni di utenti attivi al mese nel 2025). Nel frattempo nuovi contendenti provano a innovare la formula: il citato FragPunk aggiunge carte “Shard” che alterano le regole ad ogni round, permettendo per esempio di invertire la gravità o resuscitare compagni come zombie. L’idea ha incuriosito molti (oltre 54.000 giocatori simultanei al day one), ma l’accoglienza è stata tiepida a causa di un modello economico aggressivo (ben nove valute in-game e progressione percepita come pay-to-win). In sintesi, il 2025 vede un genere FPS online molto diversificato: convivono shooter arcade frenetici e milsim tattici, modalità cooperative e competitive ibride, eroi con abilità e loot shooter a mondo aperto. Il tutto con un comune denominatore: l’attenzione alla formula free-to-play e live service, con stagioni, battle pass e aggiornamenti costanti a decidere il destino di ciascun titolo.
SOMMARIO
- I 7 migliori FPS online 2025 » Gli sparatutto usciti nell'anno corrente
- 4 FPS classici » Titoli degli anni precedenti ancora rilevanti nel 2025
- Uno sguardo al futuro » Sparatutto in uscita tra fine 2025 e 2026
I 7 migliori FPS online usciti nel 2025
Di seguito presentiamo sette tra i più importanti FPS online lanciati nel 2025, con un particolare occhio di riguardo ai titoli free-to-play che hanno segnato il mercato quest’anno. Per ognuno forniremo dettagli su modello economico, sviluppatore, tipologia, gameplay e accoglienza della community post-lancio. In fondo alla sezione è presente una tabella riassuntiva con questi dati a confronto per una consultazione rapida.
1. The Finals
Modello: Free-to-play – The Finals è uno degli FPS F2P più riusciti del momento. Sviluppato e pubblicato da Embark Studios (nuovo team svedese fondato da ex-dipendenti DICE), è uno shooter competitivo 4v4v4 a squadre unico nel suo genere. Tipologia: PvP arena shooter, con elementi hero shooter (classi di personaggi predefiniti) e una forte enfasi sulla distruttibilità ambientale. Il gioco è ambientato in un reality show virtuale stile Running Man, dove i concorrenti si affrontano in arene simulate. La tecnologia di gioco è all’avanguardia: ogni mappa è completamente plasmabile – muri, pavimenti e strutture possono essere demoliti in tempo reale, generando coperture o vie d’accesso improvvisate. Il gameplay è frenetico e creativo: i giocatori possono, ad esempio, far crollare un palazzo per schiacciare gli avversari o aprirsi un varco verso l’obiettivo. Il movimento è altrettanto dinamico, con zipline, rampini e salti acrobatici che ricordano Titanfall 2.
Post-lancio e community: Uscito in open beta a fine 2023, The Finals nel 2025 ha ormai una community consolidata. Dopo un picco iniziale clamoroso (oltre 250.000 giocatori simultanei al debutto) il gioco ha perso utenti nei primi mesi, ma si è poi stabilizzato mantenendo 5-15 mila giocatori di media su Steam e picchi di 20-30 mila a ogni nuova stagione. Embark ha supportato il titolo con ben sette stagioni nel primo anno, introducendo costantemente nuove arene, armi e gadget. L’aggiornamento Season 7 – The Divide (giugno 2025) ad esempio ha aggiunto una mappa “biforcuta” originale e gadget inediti come un trapano per perforare muri e un emettitore curativo che cura i compagni “sparandogli” addosso proiettili di energia. Questi contenuti, uniti a efficaci patch correttive, hanno ridato slancio al conteggio giocatori (+10 mila simultanei con la Stagione 7). La stampa specializzata definisce The Finals un FPS “sottovalutato” ma dal carattere unico, che pur non competendo coi colossi del genere, sta ritagliandosi una nicchia appassionata grazie al gameplay spettacolare e all’assenza di pay-to-win. La community apprezza infatti il bilanciamento equo (tutte le armi e i gadget si sbloccano giocando, con monetizzazione limitata a elementi estetici) e la comunicazione trasparente degli sviluppatori. In sintesi, The Finals rappresenta uno dei successi F2P del 2025, tecnicamente brillante e sostenuto da un supporto costante, capace di offrire un’esperienza PvP fresca nel panorama competitivo.
2. Delta Force (Hawk Ops)
Modello: Free-to-play – Delta Force segna il ritorno di un franchise storico degli anni ‘90, rilanciato nel 2025 come FPS F2P AAA sotto etichetta Tencent. Sviluppato da Team Jade e pubblicato da TiMi Studio Group, il gioco (conosciuto informalmente anche come Delta Force: Hawk Ops) punta a offrire un pacchetto di modalità completo. Tipologia: Si tratta infatti di un ibrido PvP/PvE estremamente ambizioso. Include tre modalità principali sin dal lancio: da un lato una modalità guerra su larga scala 32v32 (Classic Warfare), in stile Battlefield, con mappe vaste e combattimenti terra-aria-marina; dall’altro una modalità Extraction PvPvE (Classic Operations) che abbraccia il trend degli looter shooter tattici; infine presenta perfino una modalità narrativa PvE, nientemeno che il remake della campagna “Black Hawk Down” (ispirata al film Black Hawk Down, già soggetto di un celebre capitolo della serie originale). Delta Force quindi spazia dal PvP competitivo al co-op militare. Il gameplay risulta abbastanza differenziato per modalità: nelle battaglie 64 giocatori ricorda da vicino Battlefield con veicoli pilotabili e obiettivi a settore; nella modalità extraction, squadre di 4 operativi devono raccogliere risorse e fuggire prima degli avversari, affrontando anche milizie controllate dall’IA; la campagna invece è uno shooter militare classico a missioni, più lento e tattico. Il tutto con arsenale moderno realistico e un comparto tecnico di buon livello (Unreal Engine con supporto a DLSS e tecnologie Nvidia avanzate secondo SteamDB). Da notare che, a differenza di molti F2P, Delta Force non prevede meccaniche pay-to-win, come dichiarato dagli sviluppatori: “giochi per vincere, non paghi per vincere” è lo slogan sul sito ufficiale.
Post-lancio e community: Delta Force ha avuto un lancio scaglionato: l’open beta PC è partita a dicembre 2024, mentre la versione definitiva PC e mobile è stata pubblicata ad aprile 2025, seguita ad agosto 2025 dalle versioni console. L’accoglienza iniziale è stata mista. Da un lato, il gioco ha riscosso un discreto successo di pubblico – su PC è rapidamente entrato nella top 5 dei F2P più giocati di inizio 2025, arrivando a oltre 120.000 giocatori contemporanei su Steam al day-one. Molti fan nostalgici hanno apprezzato il ritorno del brand e la poliedricità dell’offerta (pochi giochi F2P offrono PvP massivo e PvE narrativo insieme). D’altro canto, le critiche non sono mancate: alcune recensioni lo definiscono competente ma derivativo, privo di grande originalità rispetto ai concorrenti. Inoltre, diversi giocatori occidentali hanno storto il naso di fronte al sistema anti-cheat con driver kernel e ad alcune scelte di game design orientale (es. grind per sbloccare operatori). La media recensioni Steam si attesta attorno al 60%. Sul fronte tecnico il titolo si è dimostrato abbastanza solido e ben ottimizzato, frutto delle risorse di TiMi/Tencent. Nel corso del 2025, Delta Force ha ricevuto aggiornamenti significativi: nuove mappe per la modalità Warfare, eventi a tempo con missioni co-op aggiuntive e bilanciamenti dell’economia di gioco per ridurre elementi frustranti segnalati dalla community (ad esempio, la progressione per armi rare è stata accelerata su feedback dei giocatori). La community attiva è tuttora consistente, specialmente in Asia dove il brand gode di forte spinta pubblicitaria. Con l’uscita su console ad agosto, si prevede un ulteriore afflusso di utenti. In definitiva, Delta Force (Hawk Ops) si candida come uno dei F2P militari più completi del 2025: un progetto su larga scala che cerca di unire il pubblico di Battlefield, Escape from Tarkov e COD in un unico gioco – impresa ambiziosa che spiega l’investimento di Tencent nel riportare in vita questa IP storica.
3. Killing Floor 3
Modello: Buy-to-play (a pagamento tradizionale) – Non tutti gli FPS di rilievo del 2025 sono F2P: Killing Floor 3 ne è la prova. Sviluppato e pubblicato da Tripwire Interactive, questo titolo mantiene il classico modello premium (circa €40 al lancio) focalizzato sul co-op. Tipologia: FPS cooperativo PvE puro, survival horror con modalità principale a orde (Horde mode). È il terzo capitolo della serie cult Killing Floor, e come i predecessori mette fino a 6 giocatori contro ondate crescenti di mostruosità bioingegnerizzate chiamate Zed. Sottogenere: Horde shooter con elementi action/horror. Il gameplay di KF3 resta fedele alle radici: round dopo round i giocatori eliminano decine di nemici gore in mappe delimitate, guadagnando denaro per acquistare armi e potenziamenti prima dell’orda successiva. La novità tecnica principale è un ulteriore salto grafico e di gore: Killing Floor 3 offre smembramenti e dettagli splatter ancora più “esagerati” grazie a Unreal Engine 5. Tripwire ha introdotto nuovi tipi di Zed, alcune varianti di boss mai viste, e un arsenale ampliato con armi futuristiche (il gioco è ambientato nel 2091). Il feeling di shooting rimane old-school e gratificante, con armi da fuoco realistiche e corpo a corpo brutale. Presenti classi (perk) come il medico, il commando, il berserker ecc., ciascuna con abilità uniche e alberi di talenti aggiornati per il nuovo titolo.
Post-lancio e community: Killing Floor 3 è uscito il 24 luglio 2025 su PC e console di nuova generazione. Il lancio è stato leggermente posticipato rispetto ai piani iniziali (Tripwire aveva puntato a inizio 2025, ma ha preferito prendersi qualche mese extra). L’attesa è stata comunque premiata: al day-one KF3 ha scalato la classifica Steam raggiungendo la top 10 vendite globali, e i server co-op erano gremiti. La stampa specializzata ha elogiato la formula “throwback” senza fronzoli: “un ritorno senza compromessi ai gloriosi giorni degli shooter cooperativi splatter”. In effetti KF3 non rivoluziona la serie, ma la raffina: grafica e fisica migliorate, più sangue e varietà, mantenendo il gameplay “unapologetic throwback” agli sparatutto gore di una volta. Sul fronte community, Killing Floor ha sempre avuto una fanbase dedicata e modder attivi; il terzo capitolo riparte da quel nucleo di appassionati e li soddisfa in pieno. Su PC il gioco supporta già mod (Tripwire ha fornito strumenti per mappe custom fin dal lancio). Entro poche settimane sono spuntate mappe create dalla community e modalità mutator divertenti, alimentando la longevità. I contenuti post-lancio ufficiali seguiranno il modello di KF2: Tripwire ha annunciato eventi stagionali (es. il classico evento di Halloween con Zed a tema) e DLC cosmetici a pagamento, con tutte le nuove mappe e nemici gratuiti per non frammentare i giocatori. Questo approccio fu molto apprezzato in KF2 e continua in KF3. In conclusione, Killing Floor 3 non è certo un game-changer per il genere FPS nel 2025, ma rappresenta uno dei migliori titoli cooperativi dell’anno, solido e divertente. Per gli amanti del co-op survival è un acquisto obbligato, e dimostra che c’è ancora spazio nel mercato 2025 per shooter online hardcore a pagamento con focus PvE.
4. Borderlands 4
Modello: Buy-to-play (premium) – Tra i grandi FPS del 2025 non poteva mancare un nuovo capitolo di Borderlands. Sviluppatore: Gearbox Software, Publisher: 2K Games. Tipologia: Borderlands 4 è un classico looter-shooter in prima persona con forte enfasi cooperativa (4-player co-op), inserito nel filone RPG shooter con elementi open-world. Il gioco prosegue la formula consolidata della serie: un mix di PvE story-driven (giocabile anche in single player, ma concepito per la coop online) e contenuti endgame ripetibili. Ambientazione e gameplay: Borderlands 4 sottotitolato “Guns, Love, and Tentacles” (titolo non confermato ufficialmente al momento in cui scriviamo) si spinge oltre Pandora: l’avventura si svolge su più pianeti, tra cui uno completamente inedito nel lore, e riprende alcuni personaggi storici. Il tono rimane quello scanzonato, sopra le righe, con grafica cell-shading iconica. Dal punto di vista del gameplay tecnico, BL4 introduce migliorie attese come un sistema di movimento più fluido (scatto, scivolata e rampino alla Doom Eternal) e soprattutto una generazione di armi ancora più folle: Gearbox parla di “oltre un miliardo di combinazioni” per le armi procedurali, un record per la serie. Le build dei personaggi ora consentono più specializzazioni grazie a alberi di abilità doppi: ad esempio ogni Vault Hunter può combinare due skill tree di classi diverse, creando ibridi (sulla falsariga di Tiny Tina’s Wonderlands). Questo aggiunge profondità meta e incoraggia la rigiocabilità. Borderlands 4 rimane focalizzato sul PvE puro (non sono previste modalità PvP tradizionali), puntando tutto sulla campagna cooperativa e sulle spedizioni finali (raid boss e modalità Orda in stile Cerchi della Macelleria dei capitoli precedenti).
Post-lancio e community: Borderlands 4 è atteso come uno dei maggiori lanci dell’autunno 2025, con uscita fissata al 12 settembre 2025 su PC, Xbox Series X/S e PS5. Sebbene al momento in cui scriviamo manchino ancora alcuni mesi, l’hype è altissimo: Borderlands è un franchise con milioni di fan e BL3 (uscito nel 2019) ha superato ampiamente i 15 milioni di copie vendute. Per BL4 Gearbox sta promettendo supporto post-lancio robusto, in linea con la tradizione 2K: ci si aspettano almeno 4 DLC maggiori (nuove storie e pianeti) e eventi stagionali gratuiti. La community dei looter-shooter è pronta a tuffarsi – basti vedere il successo continuo di Borderlands 3 su Steam e Epic, ancora giocato a distanza di anni. In ottica 2025, Borderlands 4 dovrà però affrontare un panorama cambiato: oggi titoli come Destiny 2 e Warframe dominano lo spazio loot shooter, offrendo aggiornamenti live costanti. Gearbox sembra intenzionata a tenere BL4 vivo più a lungo del predecessore, magari con eventi a cadenza regolare e patch quality-of-life chieste dalla community (cross-play completo, bilanciamenti delle armi leggendarie, ecc.). Se riuscirà nell’intento, Borderlands 4 potrà riconquistare lo scettro di miglior FPS cooperativo looter su piazza. Nel frattempo è sicuramente tra i candidati a best seller FPS dell’anno, grazie al suo mix unico di humor, stile grafico e gunplay compulsivo che da oltre una decade definisce il genere.
5. Dying Light: The Beast
Modello: Buy-to-play (premium, espansione standalone) – Sviluppatore/Publisher: Techland. Tipologia: Dying Light: The Beast è un FPS open-world survival cooperativo con elementi action RPG. Si tratta di fatto di una nuova avventura stand-alone nell’universo di Dying Light, inizialmente concepita come DLC di Dying Light 2 e poi espansa in titolo a sé stante. La formula è quella ben nota della serie: combinazione di PvE cooperativo (fino a 4 giocatori) e ambiente ostile con zombie e creature mutate. Ambientato cronologicamente dopo gli eventi di DL2, The Beast vede il ritorno del protagonista originale Kyle Crane (molto amato dai fan), ora trasformato da anni di esperimenti segreti. L’ambientazione è un’area completamente nuova, presumibilmente fuori dalla città di Villedor. Il gameplay mischia combattimenti FPS con armi da fuoco artigianali e il tipico parkour fluido di Dying Light: i giocatori possono scalare edifici, correre sui tetti e usare il rampino per muoversi rapidamente. Viene introdotta una nuova meccanica di “mutazioni bestiali” che giustifica il titolo: Crane e i compagni possono sbloccare abilità sovrumane temporanee (es. artigli, forza aumentata) derivanti dal virus, al costo di risorse rare. Ciò aggiunge una dimensione strategica al classico loop giorno/notte dove di notte i nemici diventano estremamente pericolosi.
Post-lancio e community: Dying Light: The Beast sarebbe dovuto uscire il 22 agosto 2025, ma Techland ha annunciato un piccolo rinvio di un mese per rifinire alcuni dettagli, fissando l’uscita finale al 19 settembre 2025. La community di Dying Light, molto attiva e fedele, ha accolto positivamente la notizia del ritorno di Crane e dell’espansione stand-alone: DL2 pur apprezzato, era stato criticato per la trama e la mancanza del protagonista originale, dunque The Beast punta a riconquistare quei fan. Aspettandone l’uscita, Techland ha già mostrato trailer e demo tecniche: l’accoglienza è entusiasta soprattutto per le migliorie grafiche e atmosferiche – l’ambientazione di The Beast appare più cupa e horror rispetto a DL2, con tanto gore e illuminazione dinamica avanzata. Sul fronte supporto, Techland ha un’ottima reputazione (il primo Dying Light venne aggiornato per oltre 5 anni!). Si prevedono quindi patch e contenuti aggiuntivi anche per The Beast dopo il lancio, nonché possibili modalità extra (alcuni rumor parlano di una modalità “Trials” a ondate per l’endgame, e chissà forse un’opzione PvP asimmetrica come l’invasione Night Hunter del primo DL). La dimensione della community attuale di Dying Light 2 è di alcuni milioni di giocatori attivi, e The Beast potrebbe galvanizzarla ulteriormente. Considerando il posizionamento a fine 2025, questo titolo ha buone chance di affermarsi come uno dei migliori co-op FPS survival del 2025, grazie al pedigree di Techland e alla fame di nuovi contenuti da parte dei fan degli zombie parkour.
4 FPS degli anni precedenti ancora rilevanti nel 2025
Nonostante il flusso continuo di nuove uscite, alcuni titoli FPS lanciati negli anni scorsi continuano a dominare la scena nel 2025, sostenuti da aggiornamenti e comunità fedeli. Di seguito quattro giochi “veterani” che, pur essendo usciti prima del 2025, restano pilastri del panorama competitivo e cooperativo attuale – vediamo perché sono ancora giocati, quali novità hanno introdotto di recente e qual è l’ordine di grandezza delle loro playerbase nel 2025.
- Counter-Strike 2 (2023) – Il re degli FPS competitivi su PC è più vivo che mai. CS2, lanciato nell’autunno 2023 come upgrade di CS:GO, ha portato la serie su Source 2 migliorando grafica, fisica e netcode. Nel 2025 Counter-Strike rimane il gioco più giocato su Steam in assoluto, con picchi che hanno persino superato i record storici: ad aprile 2025 CS2 ha raggiunto un nuovo massimo di 1,86 milioni di giocatori simultanei su Steam. La media giornaliera oscilla intorno a 1 milione di utenti connessi in contemporanea – numeri impressionanti, che testimoniano la costanza della community. Valve ha continuato a rifinire il gioco nel 2024-2025, reintroducendo pian piano mappe classiche (ad esempio Train e Tuscan sono tornate in rotazione competitiva nel 2025), ottimizzando le prestazioni dei server tickless e migliorando il sistema anti-cheat. Anche il panorama esport ne ha beneficiato: il 2025 ha visto i primi Major interamente su CS2, con ascolti da record su Twitch e montepremi ancora in crescita. In sostanza, Counter-Strike 2 resta la pietra di paragone degli FPS competitivi: la sua formula 5v5 tattica è insuperabile per equilibrio e profondità, e la community – forte di oltre 20 anni di storia – continua a espandersi, complici il modello free-to-play e l’appeal globale (oltre 24 milioni di giocatori attivi mensili stimati).
- Valorant (2020) – L’eroe emergente degli ultimi anni ha consolidato il suo dominio anche nel 2025. Lo tactical shooter di Riot Games combina meccaniche à la CS con abilità da hero shooter, e la ricetta si è rivelata vincente su scala mondiale. Valorant conta circa 25 milioni di giocatori mensili attivi nel 2025, con circa 700.000 utenti unici al giorno in media – un volume impressionante per un titolo non su Steam (usa il client Riot). Il 2025 ha portato contenuti importanti: Riot ha rilasciato nuovi agenti (fino all’Agent 25) e mappe, come il map pack “Sunset” aggiunto per il VCT Champions 2025. Proprio gli esport sono un fattore chiave del successo corrente: il Valorant Champions Tour 2025 ha registrato picchi di spettatori notevoli, e la scena competitiva è ormai seconda solo a CS in termini di seguito. Sul fronte community, Valorant è noto per il bilanciamento costante – patch regolari aggiustano armi e abilità per mantenere il meta fresco. Inoltre Riot sta lavorando alla versione console: a metà 2025 sono stati annunciati beta test su Xbox e PlayStation, nell’ottica di lanciare Valorant su console nel 2026 e ampliare ulteriormente il bacino di utenza. Tutto ciò rende Valorant ancora uno degli FPS go-to per i giocatori competitivi: offre un mix unico di skill individuale e gioco di squadra basato sulle abilità. Pur avendo “solo” 5 anni, può essere considerato un veterano in continua ascesa, con una community entusiasta e molto coinvolta (tasso di retention mensile ~70% secondo Riot, a indicare che la maggior parte dei giocatori continua a tornare ogni mese).
- Apex Legends (2019) – Nel campo dei battle royale FPS, Apex rimane altamente rilevante nel 2025. Il titolo di Respawn/EA ha trovato nuova linfa grazie a update e alla fedeltà dei giocatori. Anche se lanciato ormai 6 anni fa, Apex figura costantemente nella top 10 dei giochi più popolari su Steam (spesso top 5), e questo considerando solo la fetta PC – a cui si sommano grandi comunità su console. Ogni nuova stagione (Respawn ne ha già pubblicate oltre 20) porta un picco di utenti: ad esempio la Season 20: Rescue lanciata nel febbraio 2025 ha riportato il gioco sopra i 300.000 simultanei su Steam e oltre (inclusi console si stima un milione circa di giocatori attivi nei momenti di punta). Le ragioni di questa longevità sono varie: gameplay estremamente rifinito (gunplay e movimento fluidissimi), aggiornamenti costanti con nuovi personaggi Leggenda, armi e mappe rivisitate, e un impegno di Respawn nel migliorare la qualità della vita (nel 2025 ad esempio hanno introdotto il sistema Weapon Mastery e riformato il matchmaking per rank più equi, rispondendo ai feedback dei fan). La community competitiva di Apex resta vivace: l’ALGS (Apex Legends Global Series) nel 2025 ha avuto team e audience in crescita, con tornei internazionali seguitissimi su Twitch. Anche la comunità casual continua a divertirsi grazie alle modalità a tempo (solo, duo, eventi speciali come Shadowfall ad Halloween). In definitiva, Apex Legends dimostra come un BR ben fatto possa mantenersi rilevante a lungo: nel 2025 è tutt’altro che “gioco morto”, anzi viene citato spesso come uno dei titoli più impegnativi e soddisfacenti per chi cerca un BR skill-based. La sua community, pur incline a lamentarsi (meme sul “Apex is dying” abbondano), è in realtà solida e numerosa, come confermano i numeri su Steam e console.
- Overwatch 2 (2022) – L’hero shooter Blizzard ha vissuto alti e bassi, ma nel 2025 rimane uno dei nomi di riferimento nel genere, nonché uno dei pochi hero shooter classici ancora sulla cresta dell’onda. Passato free-to-play nell’ottobre 2022, Overwatch 2 ha visto un boom iniziale (35 milioni di giocatori registrati nei primi mesi). Nel 2023 ha attraversato turbolenze a causa della controversa cancellazione della modalità PvE Hero Mode, scelta che ha deluso molti fan e generato malcontento. Blizzard ha però corso ai ripari puntando tutto sui contenuti stagionali multiplayer: nel 2024-25 OW2 ha introdotto diversi nuovi eroi (Lifeweaver, Illari, Mauga e altri), nuove mappe e modalità arcade, oltre a mini-eventi PvE co-op (le Invasion Missions e altri archi narrativi minori per compensare la mancanza del PvE principale). Questa strategia ha pian piano riconquistato parte della base giocante. Overwatch 2 nel 2025 conta diverse centinaia di migliaia di giocatori attivi giornalieri globalmente – sebbene meno visibile su Steam (dove è arrivato solo ad agosto 2023, registrando circa 75k picco iniziale e stabilizzandosi su 15-20k medi), la maggior parte dell’utenza è su console e su Battle.net. La Overwatch League ha ridimensionato il formato nel 2024-25 per sostenibilità, ma continua a svolgersi, e tornei open come l’Overwatch World Cup 2025 hanno rinvigorito la scena e l’interesse della community competitiva. La reputazione di OW2 presso il pubblico hardcore resta un po’ appannata rispetto al passato, complici anche le discussioni su microtransazioni (alcune skin premium hanno prezzi elevati e il sistema di ricompense gratuito è considerato poco generoso). Tuttavia, il gioco gode ancora di un’enorme fanbase casual: il gunplay accessibile unito alla profondità tattica degli eroi attrae continuamente nuovi player, e molti ex-giocatori tornano periodicamente per provare i nuovi eroi e modalità (Blizzard ha reintrodotto persino il 6v6 in una modalità arcade “Anniversary” nel 2025, strizzando l’occhio ai nostalgici di OW1). In sintesi Overwatch 2, pur non essendo più il fenomeno di massa del 2016, rimane rilevante e giocato nel 2025, segno che il filone hero shooter – se ben supportato – può perdurare. La sua community globale si conta ancora in milioni di utenti mensili, sparsi su tutte le piattaforme, a testimonianza di un brand che ha lasciato un segno indelebile nell’FPS competitivo.
FPS online in uscita tra fine 2025 e il 2026
Guardando al futuro prossimo, tra la fine del 2025 e l’anno 2026 si profilano diversi progetti FPS di grande interesse. Alcuni sono titoli attesissimi di franchise affermati, altri nuove IP che promettono di spingere oltre i confini del genere. Di seguito elenchiamo quattro FPS online in arrivo tra gli ultimi mesi del 2025 e il 2026, indicando per ciascuno la data (o finestra) prevista, lo stato attuale dello sviluppo, le caratteristiche salienti finora note e cosa la community si aspetta da essi.
- Battlefield 6 (ottobre 2025) – L’attesissimo nuovo capitolo della serie Battlefield, ancora senza titolo ufficiale definitivo, è in dirittura d’arrivo per l’autunno. Electronic Arts ha confermato in estate 2025 che il prossimo Battlefield, sviluppato da DICE con l’ausilio di Ripple Effect, uscirà su PC e console current-gen il 10 ottobre 2025. Al momento il gioco è in fase di polishing avanzato, con un reveal completo avvenuto tra luglio e agosto (in cui sono stati mostrati trailer multiplayer e dettagli tecnici). Fase di sviluppo: Beta pubblica prevista per settembre 2025 su tutte le piattaforme, dopo vari test interni e un’alpha chiusa a inizio anno a cui hanno partecipato creatori di contenuti invitati. Caratteristiche salienti: Battlefield 6 punta a riconquistare la community dopo il lancio difficile di BF2042 nel 2021. Secondo le indiscrezioni, seguite poi da conferme parziali, il titolo reintrodurrà una campagna single-player completa (assente in BF2042) sviluppata dallo studio Seattle di Marcus Lehto, ambientata presumibilmente in scenari di guerra moderni nel periodo 2020-2030. Il multiplayer tornerà alle origini con scontri su ampia scala 128 giocatori ma map design più curati e con maggior distruttibilità ambientale (si parla di evoluzione del sistema Levolution). Inoltre, Battlefield 6 dovrebbe avere sin dal lancio modalità classiche come Conquista e Corsa ben rifinite, integrando le Specializzazioni di BF2042 in un sistema ibrido con classi tradizionali per accontentare i fan storici. Una notizia importante è la quasi certa presenza di una modalità Battle Royale stand-alone: un leak di metà 2025 ha mostrato porzioni di mappa di un presunto BR di Battlefield 6, anche se pare che tale modalità potrebbe non essere pronta al day-one ma arrivare come aggiornamento nel 2026. La community spera in una sorta di “Firestorm 2.0” (dal nome del BR di BFV), ma più curato e gratuito per competere con Warzone. Aspettative della community: altissime ma prudenti. I fan chiedono a gran voce stabilità, netcode di qualità e un lancio senza intoppi – EA/DICE hanno promesso di aver appreso la lezione e di voler tornare a un Battlefield sandbox ricco e privo di elementi spiazzanti (come le eccessive meccaniche da eroi introdotte in BF2042). Se le promesse saranno mantenute, Battlefield 6 potrebbe segnare il ritorno in grande stile del franchise. La concorrenza sarà agguerrita (uscirà a ridosso di Call of Duty), ma EA sembra confidare nel richiamo del nome Battlefield e nel supporto che forniranno (hanno già pianificato stagioni di contenuti e un year 1 pass). In sintesi, BF6 è uno dei titoli chiave di fine 2025: la posta in gioco è alta, DICE punta a offrire il miglior multiplayer di guerra totale sulla nuova generazione, e milioni di appassionati attendono col fiato sospeso.
- Call of Duty: Black Ops 7 (novembre 2025) – Activision non rallenta e nel 2025 proseguirà la cadenza annuale di Call of Duty con quello che internamente è indicato come il nuovo capitolo della sotto-serie Black Ops, sviluppato da Treyarch. Data di uscita attesa: metà novembre 2025, come da tradizione (si vocifera il 14 novembre). Il gioco non è stato ancora annunciato ufficialmente con nome – alcuni insider lo chiamano Black Ops 7 – ma Activision ha confermato agli investitori l’arrivo di un “premium CoD” nell’ultimo trimestre 2025. Stato sviluppo: Alpha completata in primavera 2025, con test QA estensivi in corso; reveal ufficiale previsto intorno ad agosto (spesso CoD svela i suoi capitoli in estate). Novità attese: Treyarch dovrebbe riportare l’ambientazione Black Ops su binari più futuristici/tecnologici rispetto a BO Cold War del 2020. Rumor indicano uno scenario da guerra fredda 2.0 ambientato negli anni 2030 con conflitti proxy hi-tech. In multiplayer ci si aspetta l’introduzione di meccaniche di movimento avanzate (magari il ritorno del sistema di specialist con abilità uniche tipico di BO3/BO4) ma senza jetpack o wallrun – Treyarch bilancerà innovazione e richieste della community. La componente Zombies sarà quasi certamente presente e robusta: si parla di una modalità Zombies open-world ispirata a Outbreak, con supporto cooperativo fino a 8 giocatori. Inoltre, il CoD 2025 di Treyarch confluirà nell’ecosistema Warzone: Warzone 2.0 riceverà una nuova mappa integrata con il tema Black Ops 2025 a dicembre, e tutto l’arsenale del nuovo gioco verrà aggiunto al Battle Royale free-to-play. Aspettative: altissime come sempre per CoD. La community competitiva attende mappe multiplayer di qualità e un ranked mode disponibile già al lancio (dopo le critiche a MWIII 2023 per l’assenza iniziale). Gli appassionati Zombies sperano in un’esperienza innovativa e rigiocabile a lungo. Activision dovrà anche gestire la migrazione a Modern Warfare 3 (2023) e MWII: con l’arrivo del nuovo titolo, i precedenti entreranno in modalità mantenimento. Un altro tema è il possibile supporto a Switch 2: rumor suggeriscono che CoD 2025 potrebbe essere il primo capitolo a sbarcare sulla nuova console Nintendo con una versione dedicata. In definitiva, Call of Duty Black Ops 2025 (qualunque sarà il nome) è uno dei lanci più sicuri dell’anno: il pubblico mainstream lo attende per la solida certezza che CoD offre in termini di contenuti e community. La sfida sarà mantenere fresco il gameplay e innovare abbastanza, senza alienare i giocatori – Treyarch ha un’ottima reputazione quindi c’è ottimismo. Con un concorrente diretto come Battlefield che esce poco prima, sarà interessante vedere la rivalità rinnovarsi come ai tempi d’oro.
- Marathon (inizio 2026) – Tra i nuovi FPS spicca Marathon, il progetto di Bungie che segna il ritorno di un loro IP storico sotto una veste completamente nuova. Descrizione: Marathon sarà un FPS PvP a estrazione (extraction shooter) con ambientazione fantascientifica. Non è un sequel diretto dei Marathon anni ’90, ma un reimagining ambientato nello stesso universo: i giocatori vestiranno i panni di “Runner” – mercenari cibernetici – che esplorano una colonia perduta su Tau Ceti IV in cerca di ricchezze, sfidandosi fra loro in zone persistenti in stile Escape from Tarkov. Sviluppo e timeline: Bungie ha annunciato Marathon a metà 2023 con un teaser trailer molto stiloso e inizialmente pianificava l’uscita per fine 2025. Tuttavia, in seguito ai test alpha e al feedback raccolto, hanno deciso di posticipare il lancio al 2026 per perfezionare vari aspetti. Ad aprile 2025 Bungie ha mostrato un corposa demo gameplay e un cinematic trailer di 8 minuti, confermando alcune feature e comunicando la volontà di migliorare elementi chiave prima della pubblicazione. Stato attuale: Marathon si trova ora in fase di closed alpha prolungata. Un primo alpha test ristretto in Nord America si è svolto a metà 2025 e ha evidenziato aspetti da rivedere: Bungie ha dichiarato di voler lavorare su IA più sfidanti, maggiori ricompense e eventi dinamici nelle partite, e un combat system che risulti più tattico e teso. Il team ha assorbito il feedback e fatto “cambi aggressivi” alla direzione già nel 2024 (il game director Joe Ziegler, ex Riot di Valorant, ha apportato revisioni sostanziali). Adesso l’obiettivo è una beta su invito nella seconda metà del 2025 e lancio finale entro marzo 2026 (fine anno fiscale). Aspettative e caratteristiche: La community FPS competitiva guarda a Marathon con grande curiosità: Bungie è sinonimo di gunplay eccellente (Halo, Destiny) e molti confidano che porteranno quella maestria nel genere extraction. Marathon sarà only PvP (nessuna campagna) e a squadre di 3 giocatori, con possibilità di giocare anche solo. Un tratto distintivo sarà il mondo di gioco “persistente ed in evoluzione”: Bungie ha suggerito che le zone di Tau Ceti IV cambieranno col tempo in base alle imprese dei giocatori – un concept quasi MMO. La pressione è alta: l’hype iniziale era enorme (il trailer ha conquistato molti con stile cyberpunk retrò e musica synth), ma il rinvio ha un po’ smorzato gli entusiasmi. Resta il fatto che Marathon potrebbe definire un nuovo standard per gli extraction shooter, se riuscirà a fondere l’azione FPS impeccabile di Bungie con la profondità looter di un Tarkov. La community hard-core spera in un titolo hardcore ma accessibile, che colmi magari il vuoto lasciato da titoli come Escape from Tarkov (che soffre ancora di elementi ostici e no wipe su console) portando il genere a un pubblico più vasto. Marathon sarà free-to-play (dato non ufficiale ma probabile, visto che Bungie e Sony puntano a un GAAS di massa) e cross-play PC/console, quindi ha il potenziale di diventare un fenomeno globale se fatto a dovere. Il 2026 potrebbe essere l’anno di Marathon, e in molti attendono aggiornamenti: Bungie ha promesso nuove informazioni nell’autunno 2025, compresa la data di lancio definitiva.
- ARC Raiders (30 ottobre 2025) – Un altro titolo da tenere d’occhio è ARC Raiders, sviluppato da Embark Studios (gli stessi di The Finals). Fase sviluppo: Attualmente in late beta, con vari playtest condotti nel 2024-25 che hanno raccolto buone impressioni. Il gioco ha una data di uscita fissata al 30 ottobre 2025 confermata durante il Summer Game Fest 2025. Descrizione: ARC Raiders è un FPS cooperativo PvPvE di tipo extraction, ambientato su una Terra post-apocalittica invasa da macchine letali note come ARC. I giocatori sono Raider che dalle basi sotterranee (come l’insediamento di Speranza) salgono in superficie per completare missioni, combattere i mech nemici e saccheggiare risorse. Pensatelo come una via di mezzo tra Destiny e Escape from Tarkov, con forte componente PvE (robot e droni ostili) ma anche la presenza di altre squadre di giocatori concorrenti nelle mappe aperte. Caratteristiche salienti: Embark inizialmente aveva concepito ARC Raiders come F2P, ma durante lo sviluppo ha deciso di passare a un modello premium: il gioco uscirà a prezzo budget (~40$) e senza microtransazioni pay-to-win. Questa scelta, spiegano, permette di creare un’esperienza più bilanciata e focalizzata sul survival puro. ARC Raiders offre una veste grafica molto curata grazie all’Unreal Engine 5 – i test hanno mostrato scenari dettagliati e illuminazione spettacolare, oltre a mech giganti veramente imponenti. Il gameplay mescola shooting in prima persona e fasi di costruzione/progressione del campo base: tutto ciò che recuperi in superficie può essere usato per potenziare l’equipaggiamento e la tua base sotterranea, sbloccando anche tecnologie per affrontare minacce maggiori. Ci saranno momenti boss fight contro enormi macchine chiamate Arc Creatures, che richiederanno cooperazione tra squadre rivali per essere abbattute. Aspettative community: Buone, anche se più moderate rispetto all’hype iniziale di Marathon. I giocatori che hanno provato ARC Raiders nei beta test riferiscono di un gameplay divertente e già abbastanza rifinito – segno che la decisione di ritardarlo (originariamente si pensava uscisse nel 2024) per ampliarlo è stata sensata. La community dei fan di The Finals ovviamente è interessata, essendo lo stesso studio: Embark ha dimostrato di saper realizzare gunplay solido e netcode ok, quindi c’è fiducia. Inoltre ARC Raiders si posiziona in modo interessante: arriva in un autunno 2025 dove GTA VI, previsto inizialmente, è stato rinviato, quindi potrebbe beneficiare di una finestra più libera. I gamer cooperativi e di estrazione attendono ARC Raiders come possibile nuova droga videoludica, augurandosi che la commistione PvE e PvP sia bilanciata (il timore è sempre che il PvP rovini l’esperienza PvE o viceversa – Embark dovrà fare attenzione al tuning delle ricompense e ai tempi di ingaggio tra squadre). Se ben supportato, ARC Raiders potrebbe affiancare Marathon nel riportare in auge il genere extraction su larga scala. Un dettaglio: il gioco supporterà cross-play completo tra PC, PS5, XSX al lancio, e non si esclude un porting su Switch 2 in futuro visto che tecnicamente potrebbe reggerlo. Tutto ciò amplia il potenziale pubblico. Insomma, tenete d’occhio ARC Raiders nell’ultimo trimestre 2025: i Raiders scenderanno presto in campo e potrebbero regalarci un’esperienza shooter cooperativa davvero memorabile.
In conclusione, tra fine 2025 e il 2026 ci attendono FPS per tutti i gusti: dai grandi ritorni bellici ai nuovi mondi sci-fi persistenti, il genere continua ad evolversi. I giocatori competitivi non vedono l’ora di mettere le mani sui prossimi Battlefield e Call of Duty, mentre chi cerca qualcosa di nuovo guarda a Marathon e ARC Raiders come possibili game changer. Sarà interessante osservare come questi titoli soddisferanno le elevatissime aspettative e se riusciranno a imporsi accanto ai colossi già affermati – la sfida è aperta, e il pubblico FPS, tra i più esigenti in assoluto, è pronto a premiare solo ciò che saprà offrire qualità tecnica, innovazione e supporto costante. Prepariamoci quindi a un 2026 ancora ricco di adrenalina digitale, fragorose sparatorie online e mondi virtuali in cui mettere alla prova la nostra mira e il nostro gioco di squadra. Il campo di battaglia degli FPS è più vivo che mai!
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