Survarium: anteprima dello sparatutto free to play nato dalla ceneri di S.T.A.L.K.E.R


GLI FPS

Gli fps sono probabilmente il genere che sta più spopolando in questi ultimi anni. Tra i numerosi indie e i sempre maggiori titoli tripla A, sembra che ormai il mondo dei first person shooter sia stato completamente e brillantemente esplorato in tutti i suoi campi.
Cosa bisogna fare se si è una piccola software house e si desidera vendere il proprio gioco in un mercato così affollato. Semplice bisogna puntare sull’originalità: originalità delle meccaniche, del gameplay, del sistema di puntamento, delle armi, dell’ambientazione, del contesto, l’importante che di originalità si tratti.
Questa premessa per dire cosa? Survarium, gioco free to play fps sviluppato da Vostok Games e rilasciato in early acces il 2 aprile 2015, riesce nel suo piccolo a trovare questa originalità.
Seppur il gameplay possa ricordare quello di un classico Cod esistono meccaniche e piccole finezze che lo distanziano notevolmente dal colosso di Activision.

UN PO’ DI STORIA

Il team di sviluppo di Survarium nasce dalle ceneri di un progetto chiamato Stalker. Stalker è stato un promettentissimo gioco di ruolo fps ad ambientazione post apocalittica uscito diversi anni fa. Dopo alcuni seguiti diretti e dopo l’annuncio di Stalker 2 l’intero progetto si è arrestato: rinvii, banali scuse ed infine la cancellazione definitiva del titolo e la chiusura della software house.
Ancora oggi le esatte dinamiche di tali eventi sono avvolte dal mistero. Un titolo con un ambientazione così interessante però non poteva assolutamente finire nel dimenticatoio. E fortunatamente i ragazzi si Vostok games stanno cercando di ridargli vita, seppur con idee e concetti diversi dal gioco originale.
Survarium non è un open world com’era stalker (almeno non ancora) e per ora si limita ad offrire una semplice, ma comunque curata, esperienza multiplayer.

BACKGROUND

L’ambientazione però rimane la stessa del capitolo originale: ci troviamo in Ucraina e nello specifico vicino alla citta di chernobyl, la quale, dopo un ennesimo disastro nucleare, risulta essere ancora più inquietante e desolata di quanto non fosse già stata. Case diroccate, container aperti, resti di carri armati ed altre attrezzature belliche sono solo alcuni degli elementi che ci capiterà di vedere a schermo.
Come accadeva anche in Stalker le radiazioni non si sono limitate a distruggere fauna e flora, ma hanno anche creato pericolosissime anomalie : strane deformazioni di alcuni elementi naturali capaci di danneggiare pesantemente il giocatore, o addirittura ucciderlo.

RPG

La struttura di gioco di ruolo di Stalker non viene persa totalmente, ma viene semplificata per adattarsi ad un gioco multiplayer. Ci sarà data la possibilità di selezionare prima di ogni partita una specifica classe. Ogni classe avrà delle abilità peculiari che l’avvantaggerà in determinati punti del campo di battaglia: c’è chi ha più resistenza, chi trasporta più peso, chi resiste meglio alle radiazioni ecc. ogni classe disporrà del suo personale sistema di esperienza, man mano che si progredisce nel gioco con una classe si iniziano a sbloccare accessori, vestiario e armi per quella determinata classe. Ovviamente l’arma sbloccata per la classe 1 sarà poi utilizzabile anche dalla classe 2 se decideremo di affrontare una partita con quest’ultima. La divisione che crea il gioco serve solo a differenziare il percorso di sblocco degli accessori. Se desidero sbloccare quel determinato cecchino so che devo fare esperienza con questa classe specifica classe e non con un'altra.
Ogni arma può essere modificata e migliorata aggiungendo vari accessori, questi verranno resi disponibili solo giocando e facendo kills con quella determinata arma.
Esiste inoltre un sistema di punti skill e un intricato albero delle abilità. Grazie ai punti guadagnati giocando potremo decidere che abilità attivare e fino a che livello potenziarle. Inutile dire che le possibilità sono veramente molte e vi risulterà parecchio lungo e complesso guadagnare talmente tanti punti da pompare tutte le abilità al massimo. È quindi necessario compiere scelte a seconda del nostro stile di gioco.
Parlavamo di vestiario? Sarà possibile sbloccare, comprare o anche trovare vari componenti dell’armatura per il nostro soldato, si passa da scarponi con un bonus sulla corsa, a guanti per una ricarica più rapida, fino a caschi maschere ma anche zaini e respiratori. Ancora una volta combinando quanto ci viene fornito in modo differente avremo riscontri diversi anche sul campo. Un’armatura pesante ci renderà resistenti ma terribilmente lenti; con armature leggere magari saremo più scattanti, i respiratori ci limiteranno i movimenti ma ci permetteranno di accedere a zone di mappa altrimenti irraggiungibili.
Il tutto sembra gestito in maniera estremamente intelligente, i bilanciamenti e le modifiche sono all’ordine del giorno, ma se consideriamo che nel gioco sono presenti centinaia di possibilità differenti rese possibili da armi, equipaggiamenti e abilità unite in modo diverso ci rendiamo conto che è perfettamente normale. La speranza è che un giorno sarà tutto perfettamente bilanciato.

GAMEPLAY

L’ossatura di base del gameplay è quella classica già vista in molti fps, ma alcune finezze aiutano Survarium a emergere.
La vita si rigenera da sola solo in parte e per tornare al 100% a volte è necessario l’utilizzo di medikit, i quali sono molto limitati e richiedono quel tanto di tempo per essere usati che necessita l’interruzione dell’azione per metterci in copertura.
Il time to kill non è per niente alto, questo scoraggia le azioni solitarie alla Rambo tipiche dei Cod, per prediligere un approccio più lento e ragionato.
Il sistema di danneggiamento è dinamico: un colpo alla gamba ci impedirà lo scatto, uno al braccio ci renderà difficile la mira, se non impossibile imbracciare la nostra arma principale.
Peculiarità è la vegetazione molto alta e il colore delle mappe che tende a un marrone grigio, tale scelta non rende immediata l’individuazione del nemico. Non è impossibile nascondersi nel erba alta ed attendere che il nemico ci passi davanti.
Il feeling con le armi è buono. Il rinculo è decisamente accentuato e ciò rende necessario sparare con brevi raffiche se si vuole colpire un bersaglio a media-lunga distanza.
L’hit marker potrebbe risultare ingombrante, sicuramente ne ho visti di migliori e meno invasivi. Persino la sua caratteristica di diventare rosso solo quando il nemico muore è stata resa meglio in altri fps.
Come già detto l’ambientazione gioca un ruolo chiave nel gameplay del gioco. Il sole che tramonta proietta in terra le ombre dei giocatori che si trovano dietro di noi. Le aree invase dalle radiazioni sono inaccessibili se non si è muniti di maschera anti gas. Una fitta coltre di fumo ci può bloccare la vista, o ancora una pozzanghera col suo suono potrebbe rivelare subito la posizione di un giocatore che vi è entrato.
Piccolezze forse, ma sicuramente aiutano ad aumentare l’immedesimazione.

SONORO

Comparto audio più che buono e direzionalità del suono realizzata bene. Capire dove si trova il nostro nemico dal suono dei suoi passi senza avere un contatto visivo con lui può essere molto utile in diverse occasioni

GRAFICA

Dal punto di vista grafico Survarium risulta essere molto curato ed estremamente scalabile. La resa grafica complessiva è sicuramente suggestiva, proprio a causa delle mappe particolarmente studiate sia a livello tecnico che artistico. Soffermandoci però sui singoli dettagli si individuano alcune mancanze che inseriscono Survarium nella categoria dei giochi con una grafica Buona e perfettamente godibile, ma non eccelsa.

MODALITA’

Ora come ora (vi sto parlando del alpha 0.42) è possibile affrontare solo il multiplayer con 4 modalità differenti. Varianti dei classici death match, cattura la bandiera e dominio. Gli sviluppatori però promettono che l’esperienza sarà ampliata nel tempo, sia a livello multiplayer ma anche a livello singleplayer.
Saranno infatti inserite delle missioni affrontabili da soli o in coop che ci proietteranno in molteplici situazioni di scontro con l’IA. Non è ancora chiaro se si possa definire una vera e propria campagna o sole e semplici missioni lineari con diversi obiettivi.
La chicca finale sarà la modalità sandbox, la quale ci permetterà di interagire in una mappa molto più ampia di quelle multiplayer con vari giocatori. Il nostro obiettivo sarà sopravvivere, trovare risorse e sfuggire a dalle tempeste radioattive che dopo il loro passaggio lasceranno importanti manufatti sul territorio. Le informazioni per quando riguarda la parte sandbox e la coop sono ancora molto poche e non ci resta che aspettare

FREE TO PLAY

Come già detto il gioco è un free to play, come molti se ne vedono di questi tempi. Questa struttura obbliga gli sviluppatori ad inserire all’interno del gioco dei pacchetti o oggetti acquistabili con credito reale. È vero pagando si avanzerà più velocemente, si riceveranno più soldi, si compreranno le armi prima e si avrà persino accesso a particolari modifiche e specifiche mimetiche per le armi, ma nonostante tutto l’esperienza di gioco per chi non desidera sborsare un centesimo non viene intaccata di molto. Il giocatore che non paga semplicemente dovrà accettare il fatto di rimanere per più tempo con un’arma e un determinato equipaggiamento, prima di sbloccare il successivo.

COMMENTO

Survarium è sicuramente un buon fps, con un buon comparto tecnico, interessanti idee (prese da stalker) e una realizzazione artistica non comune. Le meccaniche da gioco di ruolo non possono che arricchire l’offerta e renderla più complessa. L’ossatura da classico fps viene mascherata da alcune scelte di gameplay che ci portano ad affrontare le partite in modo più tattico e ragionato rispetto a quanto si possa pensare. La mancanza di molte modalità e mappe potrebbe essere presto dimenticata dal inserimento della cooperativa e della modalità sanbox, molto vociferata ma mai effettivamente vista. A fronte anche della natura free to play del titolo non posso che consigliare di provarlo per qualche partita. È un gioco particolare sotto diversi punti di vista, potrebbe essere non capito da molti, ma se approcciato nel modo giusto è perfettamente in grado di divertire, stupire e strappare soddisfazioni

PRO

Ambientazione
Realizzazione tecnica\artistica delle mappe
Meccaniche da rpg ben introdotte
Feeling con le armi

CONTRO

Sistema free to play non gradito da tutti
Molte promesse non ancora realizzate
Bilanciamento necessario e complesso (non impossibile)
Paura costante di vedere comparire armi e/o equipaggiamenti OP per chi shoppa


Questa recensione è stata scritta da Raccoon Network, un canale youtube che ci auguriamo di ospitare più spesso anche fra le nostre pagine.

La rubrica

Sguardi indiscreti ai giochi sparatutto in arrivo prossimamente sui nostri PC e console.

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