Evoluzione degli MMORPG nel 2025: free-to-play e mercato in espansione


Negli ultimi anni il genere MMO si è trasformato: i modelli free‑to‑play dominano il mercato e gli abbonamenti mensili sopravvivono solo nei titoli più tradizionali. Nel 2025 assistiamo a una forte crescita: studi come Tencent, NetEase e Amazon Games investono in mondi persistenti cross‑platform per attrarre pubblici sempre più vasti. Le espansioni si trasformano in stagioni, l’endgame diventa più accessibile e anche i veterani devono adattarsi a un’economia in evoluzione. Di seguito analizziamo tre dei titoli più interessanti del 2025, con dettagli tecnici e alcune considerazioni personali.

Throne and Liberty

[a_imgcenter=throne_and_liberty.jpg]Artwork ufficiale di Throne and Liberty[/a_imgcenter]
Modello: free‑to‑play con shop cosmetico e qualche elemento pay‑for‑convenience.
Sviluppatore: NCSOFT, pubblicato in occidente da Amazon Games.
Ambientazione e gameplay: un mondo fantasy open‑world con cicli giorno/notte e meteo dinamico che influenzano le abilità. I giocatori possono trasformarsi in animali per esplorare e partecipare ad assedi di castelli con migliaia di partecipanti. Il sistema di combattimento è un ibrido action/tab‑target che permette di cambiare arma al volo.
Innovazioni: territori conquistabili dalle gilde, world boss legati all’ambiente e assedi che trasformano intere regioni in zone PvP. La piena cross‑platform e il server unico per regione offrono battaglie su scala enorme.
Stato di supporto e community: lanciato a ottobre 2024, ha superato i 3 milioni di account registrati. Gli aggiornamenti regolari (Castle Siege, raid “Altar of Calanthia”) e il dialogo con la community rendono il titolo solido. Dal mio punto di vista la vera forza è nella varietà delle attività: chi cerca un MMO che unisca PvE e PvP massivo troverà qui un’esperienza completa.

Dune: Awakening

[a_imgcenter=dune_awakening.jpg]Artwork ufficiale di Dune: Awakening[/a_imgcenter]
Modello: buy‑to‑play senza abbonamento.
Sviluppatore: Funcom.
Ambientazione e gameplay: porta gli elementi survival sandbox su Arrakis, mescolando la gestione di sete e fame con un mondo persistente condiviso. I giocatori devono costruire rifugi e raccogliere risorse mentre evitano i letali sandworm. Esistono hub sociali controllati dalle Grandi Case e vaste zone PvE/PvP in cui competere per il melange. Il combattimento è action in terza persona con armi da fuoco, lame e poteri legati alle fazioni (Bene Gesserit, Fremen, ecc.).
Innovazioni: dinamiche come tempeste di sabbia che ridefiniscono il territorio, sandwalking per non attirare i vermi e la possibilità di cavalcarli in eventi endgame. Nonostante il modello buy‑to‑play, Funcom ha dichiarato che il gioco seguirà un modello live‑service con stagioni post‑lancio.
Stato di supporto e community: previsto per giugno 2025 su PC, ha già completato diverse beta. Personalmente trovo intrigante il connubio tra survival hardcore e MMO persistente: se Funcom saprà bilanciare la difficoltà con contenuti endgame, Dune potrebbe diventare un punto di riferimento per chi cerca un’esperienza impegnativa e cooperativa.

The Quinfall

[a_imgcenter=quinfall.jpg]Artwork ufficiale di The Quinfall[/a_imgcenter]
Modello: buy‑to‑play in accesso anticipato (circa 20 €), senza canone mensile.
Sviluppatore: Vawraek Technology, uno studio indipendente turco.
Ambientazione e gameplay: un MMORPG sandbox fantasy con un mondo enorme (oltre 2.000 km²), cicli stagionali e climatici in tempo reale. I giocatori esplorano a piedi, a cavallo o in nave, costruiscono insediamenti e partecipano a battaglie PvP facoltative. Il sistema di combattimento action con schivate e combo ricorda gli action RPG e consente di scegliere ruoli come mercante, avventuriero o criminale. L’enfasi è sulla cooperazione: fondare comunità e affrontare boss mondiali richiede gruppi coordinati.
Innovazioni: la scala della mappa e il ciclo stagionale che influisce su coltivazioni e strategie. L’uso di asset preconfezionati ha sollevato critiche, ma l’idea di un sandbox “old school” ispirato a Ultima Online con economie locali e full‑loot nelle zone PvP è affascinante.
Stato di supporto e community: l’accesso anticipato su Steam (24 gennaio 2025) ha attirato una nicchia di appassionati. Sebbene le performance e la grafica siano ancora acerbe, gli sviluppatori sono molto attivi su Discord e rilasciano patch frequenti. Dal mio punto di vista, The Quinfall è un progetto coraggioso: se riuscirà a riempire le sue lande con attività significative potrà soddisfare i nostalgici dei veri sandbox, altrimenti rischia di restare un titolo di nicchia.


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