Valve stabilisce un nuovo record bannando 90.000 account

A quanto pare, durante la settimana appena trascorsa, Steam avrebbe realizzato un nuovo record interno per quanto riguarda la sua piattaforma, anche se, a ben vedere, per la compagnia di Valve questo rappresenta un segnale tutt’altro che positivo.

Nel corso della settimana, infatti, ben 90.000 account sono stati bannati dal popolare servizio creato da Gabe Newell, cifra che mai prima d’ora era stata eguagliata in un lasso di tempo così breve.
Secondo i dati rilasciati da Valve stessa, nella sola giornata di mercoledì gli account bannati sarebbero stati ben 28.000, numeri che sono arrivati addirittura a 61.000 durante il giorno successivo.

Numeri da capogiro, che hanno sortito l’effetto di una bella pulizia per la piattaforma di Gabe, nonché un deterrente decisamente efficace per tutti coloro che avevano intenzione di aggiudicarsi un vantaggio sleale all’interno dei più popolari giochi multiplayer.
Già, perché i motivi che hanno portato al ban di così tanti utenti è legato quasi esclusivamente a fenomeni di cheating, prontamente individuati dal sistema VAC di Valve.

I giochi coinvolti in questo giro di ban sembrano essere parecchi e, potenzialmente, sono inclusi tutti quelli che utilizzano il sistema VAC come protezione anti-cheat tra cui Counter Strike: Global Offensive, DOTA 2, Team Fortress 2, vari capitoli di Call of Duty, Left 4 Dead e molti altri.

Tra le notizie collaterali più curiose relative a questa ondata di ban, vi è quella di un giocatore assiduo di Counter Strike (con più di 4000 ore all’attivo) che, a causa del ban ricevuto, si è giustamente visto interdetto l’accesso al suo account che, udite udite, conteneva skin di gioco (applicabili alle armi) per un totale di più di 30.000$ di valore.

A quanto pare, sembra proprio che Valve sia intenzionata a prendere seri provvedimenti contro tutti i cheater che infestano la sua piattaforma e questa ondata di ban, seppur mastodontica, potrebbe essere solo la punta dell’iceberg.
Se ben ricordate, anche durante lo scorso anno, sempre durante il mese di luglio, il colosso aveva sospeso altri 40.000 account dal proprio servizio; che l’estate sia il periodo prefissato per fare pulizia? Pare proprio di si.
Cheater, siete avvisati!