Epic Games Store: Jason Schreier di Kotaku difende il negozio di Tim Sweeney


Come avrete certamente notato, sin da quando ha fatto capolino per la prima volta sulla scena videoludica, l’Epic Game Store si è dovuto scontrare con diverse ed aspre critiche che, a ragione o torto, gli sono state mosse contro.
Se da un lato è vero che il client dei creatori di Fortnite si è mostrato parecchio generoso con la sua utenza, regalando tuttora giochi anche di grosso valore a cadenza regolare, dall’altro molti utenti non sono riusciti a digerire la mancanza di diverse funzionalità all’interno del client (feature che sulla concorrenza sono quasi date per scontate) e l’attitudine avuta da Epic verso le esclusive, ottenute a suon di accordi con i publisher che i giocatori hanno sempre gradito molto poco.

All’interno di questo scenario, dove le lamentele sono la maggioranza, una voce fuori dal coro si è levata per esprimere il proprio consenso nei confronti del client di Epic che, con le sue ridotte percentuali trattenute sulla vendita dei giochi (pari al 12% dei ricavi, contro il 30% di Steam), offre una situazione decisamente più florida per gli sviluppatori, cosa particolarmente importante per gli sviluppatori indipendenti.



Nel post che vi abbiamo riportato poco sopra (e di cui trovate la traduzione di seguito), Jason Schreier, celebre ed autorevole firma di Kotaku, ha infatti fatto un po’ di luce, in termini positivi, sulle condizioni di alcuni sviluppatori indie accordatisi con Epic, non mancando di tirare una frecciatina ai giocatori più lamentosi.

“Nelle ultime settimane ho avuto modo di parlare con due diversi sviluppatori di titoli indie i cui accordi con Epic assicurano che, indipendentemente dal numero di copie vendute, si riesca a raggiungere una situazione di pareggio monetario; un raro bit di stabilità all’interno di un’industria estremamente volatile. Ma, ‘oh no’, i giocatori devono utilizzare un store con meno feature!!!”

Insomma, nonostante il client dell’Epic Games Store abbia alcune innegabili mancanze, almeno dal punto di vista contrattuale sembra offrire maggiori sicurezze agli sviluppatori, cosa che, almeno in linea teorica, potrebbe tradursi in maggiori risorse e, quindi, titoli di maggior qualità.

Voi cosa ne pensate della faccenda? Fateci sapere la vostra opinione!

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