Epic Games acquisisce la società che ha realizzato le infrastrutture anti-cheat di Fortnite


Una delle caratteristiche in assoluto più lodate della celebre produzione Epic Games è che, al contrario della concorrenza, si è sempre dimostrato un titolo estremamente sicuro dove, pur non essendo del tutto assente, il fenomeno dei cheater non è mai riuscito a prendere piede all’interno della community.
All’interno di Fortnite, infatti, i bari hanno sempre avuto una vita piuttosto breve e questo ha contribuito alla costruzione di un ecosistema altamente competitivo e all’insegna della sportività.

Il merito di tale risultato è da attribuire a Kamu, società con sede ad Helsinki che ha realizzato le infrastrutture anti-cheat implementate poi da Epic Games all’interno del suo gioco.
Proprio in virtù di ciò, e cioè riconoscendo il grande valore dell’azienda, la software house ha comunicato in queste ore di aver acquisito Kamu, che è dunque diventata di proprietà di Epic.
Come forse ricorderete, il team di sviluppo statunitense ha dimostrato più volte in passato di non andarci troppo per il sottile con chiunque decida di utilizzare cheat all’interno del gioco o si renda colpevole di violazione di copyright (cosa che spesso accade proprio in conseguenza all’utilizzo di cheat di vario tipo), addirittura arrivando a citare in giudizio due diversi presunti cheater durante lo scorso anno, uno dei quali di soli 14 anni.
Con l’acquisizione di Kamu, le volontà di Epic di far rispettare le regole sembrano diventare ancora più intransigenti.

In occasione dell’acquisto di Kamu, il CEO di Epic Games Tim Sweeney ha dichiarato che:

Costruire e lanciare un gioco al giorno d’oggi è un qualcosa di incredibilmente difficile e rappresenta solamente la metà della battaglia.
Gli strumenti di Kamu per la gestione dei giochi online aiutano gli sviluppatori a crescere e a supportare con successo i propri titoli dopo il lancio. Ad Epic, noi abbiamo successo quando gli sviluppatori hanno successo.”

Insomma, la questione sicurezza in quel di Epic è considerata una cosa assolutamente fondamentale e, a quanto pare, la software house ha fatto e sta facendo numerosi investimenti al fine di rendere liberi dai cheater i suoi campi di battaglia virtuali.
Con l’acquisizione di Kamu, che resterà comunque libera di portare avanti progetti per conto proprio, il tutto sembra essere passato al livello successivo e i bari non avranno certo vita facile.

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