Rift: la beta di Starfall Prophecy è ormai prossima

Dopo un’attesa a dir poco snervante, tutti i giocatori dell’ottimo MMORPG Rift potranno finalmente mettere le proprie manacce sull’open beta della prossima espansione dedicata al titolo.

La data da segnare sul calendario, che permetterà di provare la versione quasi definitiva di Starfall Prophecy è infatti quella del prossimo 13 ottobre.

Per addolcire la sempre più insostenibile attesa che ci separa dal rilascio sui server dell’espansione, gli sviluppatori hanno voluto aggiungere un altro tassello a ciò che già conosciamo di questo major update, offrendoci un’intera anteprima interamente focalizzata su Ashenfell, una delle cinque nuove zone cardine che andranno a comporre l’intera mappa di gioco di Starfall Prophecy.

L’atmosfera prevalente di questa area verterà sostanzialmente sui climi estremamente inospitali garantiti da magma, lava e rocce vulcaniche, per una zona dalle tinte rosse, gialle e nere.
Ashenfell, come rivelano gli stessi sviluppatori, sarà indicata principalmente per giocatori che abbiano raggiunti il livello 69-70, ed includerà nei suoi territori un sacco di nemici e mostruosità varie pronte a farci la pelle.
Data la natura di questa ambientazione, poi, preparatevi a trovarvi ripetutamente faccia a faccia con qualche pericoloso drago intento a procacciarsi la merenda.

Nel caso siate curiosi di scoprire più da vicino tutte le novità che questa nuova zona introdurrà all’interno del titolo, compresi dettagli sui luoghi chiave, sui nemici e sulla conformazione dell’ambiente, vi consigliamo di recarvi direttamente sul sito ufficiale del gioco (che trovate a questo indirizzo: http://www.trionworlds.com/rift/en/2016/10/06/starfall-prophecy-preview-ashenfell/), dove potrete visionare interamente l’anteprima pubblicata dagli sviluppatori.

Per concludere, vi ricordiamo che Starfall Prophecy, contrariamente al gioco base e alle precedenti espansioni rilasciate, arriverà sul mercato con una formula buy to play, che vi richiederà quindi di acquistare una tantum il contenuto prima di poterne fruire.
Come già spiegato in una news antecedente, questa scelta è stata fatta dopo i fallimentari approcci relativi alle microtransazioni, che non hanno portato i risultati monetari voluti dagli sviluppatori, col maleficio aggiuntivo di aver letteralmente spaccato in due la community del gioco, divisa in giocatori che hanno usufruito del cash shop e utenti che invece hanno preferito non farlo.