Dark Era

In breve...

Dark Era è un MMORPG gratuito giocabile dopo aver effettuato il download del client di gioco.
Il titolo sfrutta la visuale isometrica a volo d’uccello tipica degli hack’n’slash, pur calando il giocatore in un mondo massivo tipico dei giochi di ruolo online.
Dark Era è stato progettato interamente per venire incontro alle esigenze dei giocatori meno esperti e più occasionali, poco inclini ad un intrattenimento più studiato e che richieda un certo apprendimento.
Questo si riflette negli estremi automatismi di cui è pervaso l’intero gameplay del gioco che, in nome dell’immediatezza, si dimentica del giocatore e prosegue per la sua strada in maniera quasi autonoma.
Dark Era, da questo punto di vista, si taglia le gambe da solo e appare estremamente difficile come possa attecchire su un pubblico di giocatori anche solo minimamente attenti alle qualità oggettive di un prodotto.
Sconsigliato praticamente a chiunque.

Recensione completa

L’abbiamo detto più e più volte ma, nonostante le innumerevoli ripetizioni, ogni volta ci sentiamo quasi costretti a ripetere una premessa che può non essere così ovvia come invece potrebbe apparire.
I titoli free to play non mirano a competere direttamente con i titoli “convenzionali”, anzi, al contrario, tendono a voler concentrarsi su una fascia parallela del mercato, in modo da arrivare ad una fetta di pubblico normalmente poco propensa al videogiocare o, comunque, ad un tipo di esperienza comunemente più complessa di quella riscontrabile in un titolo fruibile gratuitamente.
Perché questa premessa? Be’, perché Dark Era, ben conscio dei gusti dei giocatori più occasionali, tende ad esasperare all’inverosimile le caratteristiche tipiche di questo genere, portando al parossismo meccaniche che dovrebbero essere usate con cautela.

...e io a che servo?

Sostanzialmente, Dark Era è un MMORPG completamente in tre dimensioni con una visuale isometrica a “volo d’uccello”, che si rifà in più di un aspetto alle meccaniche degli hack’n’slash.
Una volta avviato il gioco per la prima volta, ci troveremo davanti alla consueta scelta su quale classe adottare per il nostro personaggio, decisione che si ripercuoterà sullo stile di combattimento e sulle abilità che il nostro PG sarà in grado di utilizzare.
Le classi disponibili sono soltanto tre (mage, assassin e berserker) e rappresentano in pieno tre dei classici archetipi degli universi fantasy più tradizionali.
La personalizzazione estetica del nostro avatar è praticamente assente, limitando il giocatore alla sola scelta del sesso del suo personaggio. Eventuali ulteriori cambiamenti estetici saranno possibili solamente indossando differenti pezzi d’equipaggiamento.
Terminata la breve fase di creazione e prese in “prima persona” (il perché delle virgolette lo capirete a breve) le redini del gioco, vi troverete immediatamente davanti l’essenza stessa di questo Dark Era, ovvero il nulla più totale.
Non scherziamo, Dark Era non è un gioco.
A guardarlo non si direbbe: ci sono le skill, le classi, i mostri da sconfiggere, tutto è rappresentato da una grafica chiaramente in tre dimensioni, ci sono le mount e tutto quello che volete ma, sta di fatto, che Dark Era non è propriamente considerabile un gioco.

Alcuni scorci offerti dalle ambientazioni sono davvero suggestivi

Il motivo? In Dark Era non si gioca!
Vorremmo tanto fosse una mera esagerazione, ma purtroppo non lo è. Al giocatore non è richiesto di fare assolutamente nulla; il titolo se ne infischia bellamente del giocatore e, salvo qualche sporadicissimo click occasionale richiesto per schiacciare il pulsante che da inizio/fine ad una missione, egli è semplicemente uno spettatore passivo nei confronti di un gioco che va avanti senza di lui.
Tutto, e con tutto intendiamo proprio TUTTO, è automatizzato all’interno di Dark Era.
Il nostro personaggio si dirige automaticamente nel luogo in cui è possibile avanzare per la quest corrente, sempre automaticamente ingaggia il combattimento con il nemico, automaticamente si cura se le cose si mettono male, automaticamente acquisisce nuove skill se sale di livello, automaticamente avanza verso il luogo in cui finisce la missione e, sempre automaticamente, ne acquisisce una nuova.
La caratteristica esasperata cui avevamo accennato in apertura si riferisce proprio al totale automatismo di cui è permeato Dark Era.
Eccedendo nell’accessibilità, gli sviluppatori del titolo, hanno dato vita ad un prodotto completamente inutile, senz’anima e tutto fuorché interattivo.
Ora, non sappiamo voi, ma noi traiamo ben poco divertimento nel limitarci a guardare lo schermo osservando un gioco che va avanti indipendentemente dalla nostra bravura e/o dalla nostra partecipazione.
“Giocando” a Dark Era vi troverete spesso nella situazione di chiedervi se non vi troviate su Youtube, intenti a guardare uno degli innumerevoli video di gameplay di cui è ormai satura la popolare piattaforma.
A pensarci bene, questo è un gran peccato perché, almeno sulla carta, le premesse per fare bene c’erano tutte.
L’atmosfera generale del titolo è ispirata come poche, la grafica, pur non eccellendo, presenta scenari suggestivi e ben realizzati, i mostri che ci si presentano sono spesso enormi e dotati di un aspetto minaccioso, le mount ottenibili sono potenziabili e, di tanto in tanto, a spezzare la routine ci saranno dei simpatici mini-giochi che spezzano efficacemente il ritmo.
Ecco, forse sono proprio quest’ultimi l’aspetto più interessante dell’intera produzione, non tanto perché raggiungano chissà quali vette qualitative, quanto, piuttosto, perché in questi frangenti perlomeno si gioca. Per davvero, però.

Non solo nemici di piccola taglia; in Dark Era i bestioni saranno all'ordine del giorno

Conclusioni

Lo diciamo chiaro e tondo: Dark Era è un pessimo investimento del vostro tempo; un titolo che non vi ripagherà in alcun modo delle ore (minuti, se siete saggi) che deciderete di dedicargli.
La smania degli sviluppatori di voler offrire al pubblico (come se poi, i giocatori, casual o no, volessero questo) un titolo facile ed accessibile ha portato alla realizzazione di un non-gioco dove il giocatore diventa un elemento totalmente superfluo dell’intera economia di gioco.
Badate bene, non siamo in presenza di una tipologia di gameplay in stile strategico/gestionale dove, impartiti pochi comandi giornalieri, il gioco prosegue da sé fino all’ultimazione degli ordini impartitili; Dark Era è molto più subdolo e non richiede ai suoi giocatori pianificazione né strategia, ma solamente che essi avviino il gioco e stiano a guardare ciò che accade sullo schermo.
Di MMORPG che presentavano automatismi vari ne avevamo già visti in passato ma come Dark Era mai; speriamo solo che questa “moda” non diventi un’abitudine, altrimenti tra qualche tempo ci troveremo a stare davanti allo schermo con bibita e pop-corn.