Brink diventa free to play


Annunciato come uno sparatutto competitivo rivoluzionario, Brink è un titolo che, all’epoca della sua uscita (datata 2011), si rivelò estremamente sfortunato; pur potendo contare su un livello qualitativo generale molto buono, è stato accolto dalla community di giocatori in maniera decisamente tiepida e, complice il supporto post lancio degli sviluppatori decisamente poco funzionale, il promettente gioco sviluppato da Splash Damage è finito presto nel dimenticatoio, con un fisiologico svuotamento generale dei server arrivato prematuramente.

Ebbene, nonostante siano passati 6 anni dalla sua uscita, Brink torna a far parlare di sé, con l’annuncio del gioco in versione free to play (perlomeno per quanto riguarda l’edizione per personal computer).
A partire da oggi, infatti, recandosi sulla relativa pagina Steam, sarà possibile aggiungere il gioco alla propria libreria in maniera totalmente gratuita.
Qualora si sia interessati anche a tutti i contenuti aggiuntivi rilasciati per il gioco successivamente alla sua uscita, sarà possibile farli propri pagando un prezzo complessivo inferiore ai 4€, per un pacchetto contenutistico complessivo di tutto rispetto.

Ambientato in un futuro distopico, Brink vede i giocatori calati all’interno di Ark, un’immensa città futuristica costruita per essere l’ultimo baluardo dell’umanità, ormai caduta in disgrazia e, per l’azione del surriscaldamento globale e conseguente scioglimento dei ghiacciai, divenuta una sorta di isola artificiale.
In questo contesto, Brink prevede partite multigiocatore (è assente una canonica modalità singleplayer) piuttosto frenetiche, ambientate in mappe a metà tra l’ipertecnologico e il fatiscente.

Qui di seguito potete osservare il trailer di lancio rilasciato da Bethesda ai tempi dell’uscita.
Nonostante la qualità tecnica (capace comunque di difendersi ancora oggi, almeno nella versione PC), fa un certo effetto notare come l’opera di Splash Damage sia stata in qualche modo un precursore di un tipo di gameplay ora molto in voga, ma più che raro all’epoca dell’uscita. Ci riferiamo in particolare ad una libertà di movimento davvero invidiabile per l’epoca, fatta di scivolate, salti esagerati e corse sul muro, che sarebbe poi stata ripresa e fatta propria da giochi futuri quali Call of Duty (nelle sue incarnazioni più futuristiche) e Titanfall, giusto per citarne un paio.

La rubrica

Gli MMO F2P riscuotono di anno in anno sempre più successo, e molti titoli a pagamento stanno prendendo la via del free per ridare linfa vitale a giochi altrimenti a rischio fallimento. Il risultato? Alcuni dei titoli più gettonati del mercato! Con questa rubrica vi terremo aggiornati su chi si unisce all'allegra combriccola...

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